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FORZE ARMATE ITALIANE MILITARI
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Le forze armate
Introduzione
L'espressione designa genericamente l'insieme delle forze destinate alla difesa militare di uno stato. In Italia sono costituite da Esercito, Aeronautica militare, Marina militare e, dal marzo 2000, dai Carabinieri. L'origine di questa locuzione è da attribuirsi a Benito Mussolini che la impiegò per la prima volta nel 1926 per sostituire la precedente dizione "soldati di terra e mare", che copriva solo esercito e marina, facendovi invece rientrare anche l'aeronautica e la milizia fascista (vedi Camicie Nere).
Le forze armate italiane derivano direttamente dall'esercito e dalla marina del Regno di Sardegna che, negli anni successivi alla seconda guerra d'indipendenza (1859), inclusero unità garibaldine ed elementi degli altri stati italiani preunitari (vedi Guerre d’indipendenza italiane). Reclutate inizialmente con un sistema misto di volontariato e di estrazione fra tutti i cittadini, dopo il 1866 si fondarono sostanzialmente sulla coscrizione e ciò permise il grande sforzo umano della prima guerra mondiale. Negli anni fra la terza guerra d'indipendenza (1866) e la prima guerra mondiale (1915), l'esercito italiano fu protagonista, all'interno, della repressione dei moti sociali e, all'estero, di affannose imprese coloniali (vedi Colonialismo italiano), ma anche della rapida vittoria della guerra italo-turca (1911).
Nel primo dopoguerra le forze armate furono benevolmente neutrali verso l'insorgere del fascismo, e in seguito non riuscirono a mantenere un apprezzabile grado di autonomia dal regime. Durante la seconda guerra mondiale, pur forti sul piano numerico, si dimostrarono inadeguate per armamento e concezioni di comando a una guerra moderna e, pur tra singoli episodi di eroismo o effimeri successi, subirono ripetute e gravi sconfitte. Con l'armistizio dell'8 settembre 1943, infine, le forze armate italiane si dissolsero, continuando la guerra in parte combattendo a fianco degli Alleati nel Corpo italiano di liberazione (CIL), in parte dando vita a formazioni partigiane e in parte venendo assorbite dall'esercito della Repubblica di Salò (la Repubblica sociale italiana).
Negli ultimi decenni del XX secolo le forze armate italiane si sono distinte, all'interno, in operazioni di protezione civile a favore di popolazioni terremotate o alluvionate e, in paesi stranieri, nella partecipazione a operazioni multinazionali sotto l'egida dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) o della NATO. |
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