La finanza nel settore pubblico
Tramite la spesa pubblica, una nazione realizza i servizi di cui i suoi cittadini necessitano. Nel XX secolo la spesa pubblica si è molto dilatata in tutti i paesi, indipendentemente dal sistema politico vigente. Ciò è dovuto in parte alla tendenza del servizio pubblico a coprire aree prima riservate all'iniziativa privata, in parte alla crescita demografica, al maggior benessere, ai più alti standard di vita.
La spesa pubblica si distingue in tre grandi categorie: difesa, lavori pubblici, servizi di assistenza sociale. I lavori pubblici comprendono la costruzione di strade, di case e, in molti paesi, dei sistemi di trasporto e di comunicazione. I servizi di assistenza sociale includono le spese per i servizi sanitari, l'istruzione, l'aiuto ai disabili. Significativo esempio di un massiccio intervento statale nell'economia è stato quello dell'Unione Sovietica, dove quasi tutte le industrie erano di proprietà o sotto il controllo dello Stato.
La spesa pubblica è finanziata principalmente attraverso le imposte. Ne esistono forme diverse: imposte sui consumi interni, sulle importazioni, sul reddito, sul valore aggiunto ecc. Quando la spesa pubblica supera le entrate derivanti dalle imposte, il deficit che si produce può essere colmato in due modi: vendendo titoli di stato o creando nuova moneta. Considerati forme di investimento particolarmente sicure, i titoli di stato sono obbligazioni di breve o di lungo termine, della cui emissione e vendita si occupa il Tesoro. La creazione di moneta è invece affidata alle banche centrali dei vari paesi (in Italia, la Banca d'Italia). L'offerta di moneta (la quantità di moneta disponibile in un sistema economico) è un mezzo non solo per finanziare i deficit, ma anche per controllare i tassi d'interesse, l'inflazione e la disoccupazione. Spesso, però, il perseguimento di un obiettivo esclude il raggiungimento degli altri: ad esempio, manovre per abbassare il tasso d'interesse nel breve periodo, conducono a tassi più elevati e a una disoccupazione maggiore nel lungo termine.
Intermediari finanziari
Sono così definite quelle istituzioni che raccolgono denaro da soggetti disposti a prestarne e ne forniscono a coloro che lo richiedano. Una banca, ad esempio, tramite i servizi offerti al pubblico, raccoglie denaro che presta poi a individui, società, governi. Altri intermediari sono: i fondi mutualistici, le compagnie di assicurazione, i fondi pensione. Tali istituzioni consentono a risparmiatori che abbiano capitali modesti di metterli in comune con altri: vengono così realizzati investimenti altrimenti impossibili, che risultano redditizi anche grazie alla competenza degli esperti che li effettuano. |