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FINANZA A BREVE E LUNGO TERMINE
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La finanza a breve termine
Il finanziamento di un debito può essere a breve o a lungo termine. È a breve quello che deve essere rimborsato entro cinque anni. Un esempio tipico è il castelletto bancario, sistema che, senza richiedere pegni o garanzie, consente a un'azienda di prendere denaro a prestito fino a un valore massimo a condizione che, almeno per un mese all'anno, il debito venga azzerato. Le banche accordano anche prestiti di due o tre anni, ma esigono in garanzia attività mobiliari o immobiliari su cui rivalersi se il debito non è ripagato in tempo.
Altri tre principali tipi di finanziamento a breve termine sono: la carta commerciale, il prestito su pegno e il factoring. La carta commerciale ha una durata di un anno o meno; è emessa solo da aziende grandi e solide e corrisponde un interesse di poco inferiore a quello richiesto dalle banche. Il factoring e il prestito su pegno vengono usati da aziende più piccole e instabili e, per il maggior grado di rischio a essi associato, sono strumenti più costosi. Il primo è la vendita da parte dell'impresa dei crediti che ha verso i suoi clienti, il secondo un prestito che utilizza quei crediti come garanzia.
Dalla seconda metà degli anni Sessanta del XX secolo, il ruolo della finanza internazionale è cresciuto enormemente. Si sono, così, rese possibili forme internazionali di finanziamento soprattutto di breve periodo, che consentono di ottenere prestiti in valuta estera, aggirando leggi e restrizioni dei mercati nazionali. Gran parte di queste operazioni ha luogo nel cosiddetto mercato delle euro-obbligazioni, di cui Londra è il maggior centro.
La finanza a lungo termine
I finanziamenti a lungo termine sono costituiti soprattutto da emissioni di obbligazioni o di leasing finanziari. Le obbligazioni sono titoli non garantiti: se l'azienda fallisce vengono considerati tra le passività. A causa del loro elevato rischio, corrispondono un alto tasso di interesse. Il leasing è simile alla emissione di titoli, ma la società che concede il prestito non diventa proprietaria di questi. La sua diffusione è andata aumentando negli ultimi anni per i maggiori vantaggi fiscali di cui gode rispetto alle altre forme di finanziamento.
Esistono differenti tipi di obbligazioni, ad esempio quelle convertibili, oppure quelle cum warrant. Le prime danno al proprietario la facoltà di convertirle in azioni ordinarie della società emittente o di altre società collegate. Le seconde assegnano al proprietario un diritto d'opzione sull'acquisto di altri titoli della società emittente o di altre società.
Le azioni privilegiate sono, per molti aspetti, simili alle obbligazioni. Vendute a un valore nominale definito, garantiscono pagamenti annuali fissi e, in caso di bancarotta, il diritto alla liquidazione prima delle azioni ordinarie. Condividono con queste ultime alcune caratteristiche, come il fatto che i dividendi aumentano di pari passo con i profitti dell'impresa, che decide di distribuirli solo se ha denaro disponibile per questo scopo.
Veri proprietari di una società sono i detentori di azioni ordinarie; essi ricevono un guadagno dagli investimenti solo dopo che gli interessi sui debiti dell'azienda e i dividendi di azioni privilegiate sono stati pagati. Questo guadagno viene distribuito in due modi: come denaro contante (a pagamento dei dividendi) e come incremento nel valore delle azioni ordinarie, rispecchiato dal prezzo. Gli aumenti nel prezzo delle azioni hanno due cause: 1) la decisione di non distribuire gli utili per favorire la crescita dell'azienda e il raggiungimento di altri obiettivi; 2) i mutamenti di opinione degli azionisti sui profitti futuri della società. Il ricavo effettivo di un azionista è dato dal dividendo corrisposto più ogni guadagno o perdita sul prezzo delle azioni. |
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