Carta Fisico-Politica
Questa carta tematica mette in evidenza la morfologia, l'idrografia e la vegetazione: rappresenta cioè gli elementi fisici del pianeta, come le catene montuose, le valli e le coste, gli altipiani e le pianure, i deserti e i ghiacciai, i laghi, i fiumi e i mari con i fondali.
Omette invece tutta la simbologia relativa alle opere dell'uomo (le città e i centri abitati, le direttrici stradali e ferroviarie, gli aeroporti, i canali, i porti, le dighe, i parchi, gli acquedotti e gli altri segni della presenza umana sul territorio), i confini politici e amministrativi e la toponomastica.
Carta Politica
Questa carta rappresenta, attraverso campi di colore contrastanti e linee tratteggiate, le estensioni territoriali e i confini politici degli stati sovrani e dei loro possedimenti, così com'era il loro assetto nella primavera del 2005.
Mentre una carta fisica non necessita di aggiornamenti frequenti, data la lunga durata dei mutamenti geomorfologici (come la deriva dei continenti, l'erosione dei rilievi, ma anche l'avanzata e la ritirata dei ghiacciai continentali, le eruzioni vulcaniche o i mutamenti dei corsi fluviali), una carta politica tende a perdere validità in tempi brevi, spesso anche da un anno all'altro, poiché i toponimi, i confini e la situazione politica degli stati possono mutare con relativa rapidità.
In anni recenti, ad esempio, si è assistito allo scioglimento dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), alla scissione pacifica della Cecoslovacchia in due stati indipendenti e a quella drammatica della Iugoslavia. Israele e Giordania hanno ridisegnato il loro confine comune con un significativo accordo; la Birmania ha cambiato il nome dello stato in Myanmar; le isole Palau hanno conseguito l’indipendenza dagli Stati Uniti; Timor Orientale è divenuto uno stato autonomo.
Attualmente i confini politici sono perlopiù stabili e costituiscono una linea di demarcazione riconosciuta da stati in rapporti più o meno pacifici tra loro; tuttavia alcune frontiere restano oggetto di contese tuttora in corso. Molte linee di confine seguono il corso di fiumi o sono delimitate da catene montuose, ma sono altrettanto numerose quelle che invece sono state tracciate senza tener conto della conformazione fisica o dei limiti naturali del territorio. Alcune frontiere sono state create in modo logico, separando territori appartenenti a popolazioni differenti per origine etnica, lingua o credo religioso, mentre altre rappresentano il retaggio dei predomini dell'epoca coloniale. Pochi sono comunque i limiti nazionali che sono rimasti immutati per più di un secolo e probabilmente, la storia ce lo insegna, nessuno di essi durerà per sempre tale e quale è oggi.
Carta Fisica
Questa carta tematica mette in evidenza la morfologia, l'idrografia e la vegetazione: rappresenta cioè gli elementi fisici del pianeta, come le catene montuose, le valli e le coste, gli altipiani e le pianure, i deserti e i ghiacciai, i laghi, i fiumi e i mari con i fondali.
Omette invece tutta la simbologia relativa alle opere dell'uomo (le città e i centri abitati, le direttrici stradali e ferroviarie, gli aeroporti, i canali, i porti, le dighe, i parchi, gli acquedotti e gli altri segni della presenza umana sul territorio), i confini politici e amministrativi e la toponomastica.
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