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Per lungo tempo parte dell'Esercito (con compiti di salvaguardia della sicurezza dello Stato, di prevenzione e repressione dei reati, di mantenimento dell'ordine pubblico, di tutela dei beni pubblici e privati, di polizia giudiziaria), dal marzo del 2000 l’arma dei carabinieri è diventata la quarta forza armata italiana accanto all’Esercito, alla Marina e all’Aeronautica.
Istituita il 13 luglio 1813 da Vittorio Emanuele I di Savoia, l'arma dei carabinieri svolge i propri compiti attraverso una serie capillare di stazioni. Al vertice è posto il comando generale, che guida una struttura articolata in divisioni, brigate, legioni, gruppi, compagnie, tenenze e stazioni, e che comprende nuclei operativi specializzati incaricati di attività particolari, come quella di indagine giudiziaria al fianco della magistratura, quella contro le sofisticazioni alimentari e sanitarie, quella contro il terrorismo e il sabotaggio, quella di pronto intervento che opera attraverso pattuglie radiomobili che rispondono al numero 112. Appartengono all'arma dei carabinieri i corazzieri, che prestano servizio di scorta al presidente della Repubblica, mentre reparti particolarmente addestrati vengono impiegati presso le ambasciate italiane all'estero o partecipano a missioni di pace in varie parti del mondo per conto di istituzioni internazionali come l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) o l'Unione Europea (UE).
Nell'arma dei carabinieri si può entrare facendo domanda di arruolamento e sostenendo un esame di idoneità: gli allievi – carabinieri semplici, sottufficiali o ufficiali di carriera secondo il titolo di studio – completano la propria formazione presso le scuole d'arma o l'accademia prima di entrare in servizio attivo; è possibile inoltre fare richiesta di prestare nell'arma dei carabinieri il servizio di leva.

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