La borsa valori
Mercato per la vendita e l'acquisto di titoli di società e di amministrazioni pubbliche (quali i comuni) e, in alcuni casi, di certificati rappresentativi di merci.
Borsa valori, Milano
Dal 1991, con l'approvazione del regolamento per il sistema telematico di contrattazione, le Borse valori italiane, originariamente dieci (con sedi a Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Trieste e Venezia), sono state soppresse. La contrattazione telematica è ora gestita da un'unica Borsa valori, quella di Milano.
La prima borsa di cui si ha notizia si teneva nel palazzo della famiglia di mercanti veneti della Borsa (in olandese Van der Burse) a Bruges, nelle Fiandre, dove nel secolo XIV i mercanti si riunivano per trattare i propri affari. In origine le borse valori erano aperte a chiunque volesse comprare o vendere; ben presto ci si rese però conto che, per rendere eseguibili le contrattazioni, era necessaria un'organizzazione formale e, di conseguenza, l'accesso e l'appartenenza alla borsa, nonché le sue attività, vennero regolate con apposite norme. In Italia, le borse valori sono soggette a controllo pubblico attraverso la Commissione nazionale società e borsa (CONSOB) e il Consiglio di borsa, nominato con decreto dal ministero del Tesoro. |