Fonti e caratteristiche del folclore
Definizione
Il folclore non è, come si potrebbe credere, limitato alle comunità rurali; la tradizione popolare si è infatti diffusa e sviluppata, con funzioni e modalità diverse, anche nei centri urbani.
Il folclore non è, come si potrebbe credere, limitato alle comunità rurali; la tradizione popolare si è infatti diffusa e sviluppata, con funzioni e modalità diverse, anche nei centri urbani.
Befana
Il nome della Befana deriva da quello di "Epifania", la festa che celebra la manifestazione di Gesù ai Re Magi. Questo personaggio della tradizione popolare viene rappresentato come una sorta di strega benefica: la vecchia deforme che vola a cavallo di una scopa porta infatti dei doni, che premiano la bontà dei bambini. Le origini della Befana sono probabilmente ritracciabili nel più antico folclore europeo.
La materia folclorica può essere classificata in cinque grandi categorie: idee e credenze, tradizioni, narrazioni, detti popolari e arte popolare. Le credenze rispecchiano l'intento umano di dare una risposta a fenomeni che suscitano l'inquietudine e le speranze dell'umanità: dalle malattie e ai modi di curarle alle speculazioni sulla vita ultraterrena; questa categoria comprende inoltre superstizioni, magia, divinazione, stregoneria. Il secondo gruppo, quello delle tradizioni, riguarda feste, giochi, balli; per estensione vi si potrebbero includere anche la gastronomia e l'abbigliamento. Nella terza categoria, le narrazioni, si trovano le ballate e i vari generi di racconti, il teatro, le musiche popolari, che possono essere in parte ispirati a personaggi o fatti realmente accaduti. I detti popolari comprendono indovinelli, formule magiche, proverbi, filastrocche (come ad esempio le nursery rhymes, molto diffuse nei paesi di lingua inglese). Infine l'arte popolare, la sola categoria non verbale, riguarda qualsiasi forma d'arte che esprima il carattere della vita della comunità.
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