Il folclore in Toscana Unione Nazionale Pro Loco d'Italia Tel-Fax: 06.9913049
Festa dell'angiolino
A Stia in provincia di Arezzo ogni anno il 20 maggio si tiene una processione a cavallo dove viene aperta da un gruppo di bambini vestiti da angeli. Si forma un corteo che percorre le strade della città alla volta del santuario di Santa Maria delle Grazie a quattro chilometri dalle case dovesi tiene una speciale funzione religiosa. Poi si conclude la giornata con un pranzo tutti insieme.
Palio Marinaro
A Castiglione della Pescaia il 15 agosto il mare diviene il centro della città. Tutte le barche e i pescherecci del porto vengono Benedetti e dopo si apre una lunga giornata di festeggiamenti marittimi che ha il suo apice nella regata di barche sul fiume Bruna a cui partecipano i giovani dei cinque rioni della città.
Balestro del girifalco
Il 24 maggio ed il 9 agosto a Massa Marittima si svolge dal XIV secolo un'affascinante manifestazione sportivo-folcloristica. una sfilata di figuranti in costume attraversa la città nella suggestiva cornice dei palazzi trecenteschi dove avviene una incredibile gara di abilità con le balestre per colpire il girifalco un maestoso uccello rapace.
La Maggiolata
Durante la notte dal 30 al 1 maggio un gruppo si cantori girovaghi accompagnati da un complesso di strumenti a fiato si sposta dal piccolo borgo medievale di Castiglione d'Orcia nella provincia di Siena verso la campagna circostante. I musici vanno in giro entrando nelle case cantando la Maggiolata ed in cambio ricevono vino e cibo. Il canto echeggia nell'aria per tutta la notte e tornati in paese concludono il loro canto al sorgere del sole recitando i versi: Spunta l'alba e si veste il sole, se le mette le scarpe d'oro, sulla bocca ci ha un bel fiore, spunta l'alba e si veste il sole. Questi versi hanno un'origine antichissima, recitati in quaetine di ottonari e cantano l'arrivo della primavera che porta la sua influenza positiva sulla campagna augurando prosperità ai contadini criticando gli ospiti meno generosi e lodando la bellezza delle fanciulle.
Il palio di Siena
ogni anno, il 2 luglio ed il 16 agosto, si tiene a Siena il più famoso palio d'Italia. Le diciassette contrade della città si affrontano in una spettacolare corsa di cavalli percorrendo per tre volte l'anello della piazza del Campo. la vittoria è lo scopo della corsa non tanto per il premio che è un drappolo di seta, ma per il prestigio che va alla contrada. In questa città il palio ha un'importanza enorme ed è atteso per tutto l'anno in cui sacrifici e duri allenamenti preparano cavallo e fantino al momento della corsa. È importante per i fantini, che generalmente vengono da fuori, correre in cambio di un lauto compenso ma non neccessario per la vittoria della gara. È infatti il cavallo a vincere e non il suo cavaliere e non sono rari i casi in cui il palio è vinto da un cavallo scosso, ossia senza fantino. Il cavallo è più importante e quando vince siede a capotavola durante banchetto di settembre e conclude il periodo delle gare e che avviene nel mezzo delle strade della città, dove si festeggia la vittoria della contrada. Prima delle due gare, inoltre, i cavalli di ogni contrada vengono portati nelle rispettive chiese dove sono benedetti. |