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DIZIONARIO DEI PREVERBI
Dizionario o vocabolario dei preverbi un detto breve e spesso arguto, di origine popolare e molto diffuso, che contiene massime, norme, consigli fondati sull'esperienza.

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Dizionario o vocabolario: dei proverbi per consultare i vari proverbi presenti nel vocabolario o dizionario.
DIZIONARIO O VOCABOLARIO
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Proverbio

definizione
Proverbio Sentenza breve di uso comune, che esprime idee e credenze comunemente accettate. Per la maggior parte, i proverbi affondano le loro radici nel folclore e sono stati conservati dalla tradizione orale. Un esempio di questa saggezza popolare è "Chi dorme non piglia pesci". Spesso le stesse credenze comunemente accettate si ritrovano in proverbi di lingue e culture diverse. La Bibbia ha fornito un gran numero di proverbi, ad esempio "Occhio per occhio, dente per dente", che ha un equivalente africano in "Una pelle di capra compera una pelle di capra; una zucca, una zucca". Il proverbio "Un passero in mano ne vale due nella siepe", che proviene dal latino medievale, conta numerose varianti in italiano ("Meglio un uovo oggi che una gallina domani"), spagnolo, portoghese, rumeno, tedesco e islandese.
I proverbi hanno talvolta origini letterarie, come l'adattamento in senso cristiano della frase di Esopo "Aiutati che il ciel ti aiuta" o il detto, tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, "Cosa fatta capo ha". Altri possono aver preso spunto dalla vita quotidiana, come "Prima o poi tutto viene a taglio, anche le unghie per pelare l'aglio", o far riferimento a superstizioni, come "Di venere e di marte non si sposa e non si parte", o alle condizioni del tempo, come "Rosso di sera bel tempo si spera". Altri proverbi sono nati da abitudini cadute in disuso, come nell'espressione "Essere al verde", sorta dall'uso di sospendere le aste quando la candela sul tavolo del banditore si riduceva all'estremità dipinta di verde.
Particolare fortuna ebbe nel Rinascimento la raccolta di proverbi classici (Adagi) compilata da Erasmo da Rotterdam. In Italia, l'interesse per la cultura popolare e il mondo dei proverbi fu promosso nell'Ottocento da Niccolò Tommaseo e Giuseppe Giusti.

VALORE

Virtù e valore schiudono la via al potere.
Con l'intelletto e con il valore, si acquista fama e onore.
Tre cose non hanno alcun valore: un giardino senza siepe, un cavallo senza briglia e un cavaliere senza spada.
La forza è uno scudo d'argento, il valore una spada d'oro.
Quattro cose serbano sempre il loro valore: salute, senno, denaro e fuoco.

VANAGLORIA

Gloria mondana, gloria vana, fiorisce e non grana.
La vanagloria è un fiore che mai non porta frutto.
Quando il matto ha un bel grambiule, lo mostra a tutti.
Ogni grillo si crede un cavallo.
Il mondano rumore altro non è che fumo.
Chi ha un paio di scarpe nuove, le mostra volentieri.
Ogni rana si crede una Diana.
Abbiamo acqua abbastanza, disse il fiume quando giunse al mare.

VANGELO

Dove entra il vangelo esce l'iniquità.
Il vangelo è la miglior gazzetta.
Non tutto è vangelo quel che si dice per la città.
Maggiore è la luce del vangelo, peggiore è il mondo.
Il vangelo non è moneta di questo mondo.
Col vangelo si può diventare eretici.
Con il vangelo salgono e scendono tutte le buone arti.

VANITA'

Chi si vanta, si spianta.
La vanità rovina la casa.
La vanità è una cattiva veste.
Chi tanto si liscia, più brutta si fa.
Chi ha la vanità a pranzo, avrà il disprezzo a cena.
Meno si ha ingegno, più abbonda vanità.
Chi è gravido di vanità, partorisce menzogne.
Non stà bene gran berretto a poco cervello.
La vanità è la sorella gemella della bellezza.
Frasche, fumo e vanità è tutt'uno.
Una donna vanitosa, è mezz'oca e mezzo pavone.
Non si può fare il fuoco così basso che il fumo non ascenda.
Gru e donne fan volentieri il nido in alto.
Vergini vanerelle, donne pazzerelle.
Quanto più la rana gonfia, più presto crepa.
Il fumo va all'aria, e l'acqua alla valle.
Non si può volare senza ali.
Tutto è vanità a questo mondo.
Le cose umane sono misere cose.
Per chi ha la borsa vuota, tutto è vanità.

VANTO

Chi si vanta senza ragione, è un gran buffone.
Non c'è vantatore che parli senza errore.
Gran vantatore, cattivo combattente.
Nessuno è più facile a vantarsi di coloro che hanno minor merito.
Vantatore, cattivo pagatore.
Non ti vantar farfalla, tuo padre era un bruco.
Credi al vantatore, come al mentitore.
Gran vanto e poco arrosto non riempiono la pancia.
Chi non sa vantarsi, non conosce l'arte di arrampicarsi.
Chi vuol essere sicuro dall'invidia, non si vanti.

VARIETA'

Il mondo è bello perché vario.
La varietà diletta.
Vari son degli uomini i capricci; a chi piace la torta, a chi i pasticci.
Vari son degli uomini i cervelli; a chi piace la torta, a chi i tortelli.
Tutte le dita non son pari.
Tante teste, tanti cervelli.

VECCHIAIA

La vecchiaia sta male senza fuoco.
La vecchiaia è da ognun desiderata, quando s'acquista viene disprezzata.
Non c'è cosa peggiore che in vecchie membra pizzicor d'amore.
Quando la carne diventa frusta, anche l'anima s'aggiusta.
Quando non si può più, si ritorna al buon Gesù.
La vecchiaia ha per compagna l'esperienza.
Tutto cala in vecchiezza, fuorché avarizia, prudenza e saviezza.
La vecchiezza è una seconda fanciullezza.
Tre cose entrano in casa senza chiamarle: vecchiaia, debiti e morte.
Quando la barba fa bianchino, lascia la donna e tieniti il vino.
Chi ingrassa la vecchiaia, gode due gioventù.
Ognuno ha la vecchiaia che si prepara in gioventù.
La vecchiaia è una malattia di cui bisogna morire.
Chi vuol mietere in vecchiaia, semini in gioventù.
"La vecchiaia vuol essere onorata" disse il frate, ed afferrò la bottiglia del vino più vecchio.
"La vecchiaia ha la precedenza," disse la recluta al veterano quando si trattò di dar l'assalto.
Nella vecchiaia la vita pesa e la morte spaventa.
La vecchiaia avanza insieme ai malanni.
Chi non segue virtù in giovinezza, fuggire il vizio non potrà in vecchiezza.

VECCHIO

Dio e vecchi si devono onorare.
Il vecchio che si cura, cent'anni dura.
Vecchio in amore, inverno in fiore.
Al vecchio non manca mai di raccontare né al sol né al focolare.
Vorrebbe il vecchio ringiovanire, ma ciò che gli riesce è rimbambire.
Gente vecchia vuol rispetto.
Vecchio innamorato, pazzo spacciato.
I vecchi stanno male senza calore.
Chi è vecchio e non lo crede, al saltar della fossa se n'avvede.
Sposo giovane: corna e croce; sposo vecchio: catarro e tosse.
Se giaci sulle rose da giovane, giacerai sulle spine da vecchio.
Quando il vecchio piglia moglie, la campana suona a morte.
Il vecchio rimbambisce, il giovane impazzisce.
Vecchio è chi muore.
Uomo vecchio, ogni dì malanno nuovo.
Tre cose cerca il vecchio per tenersi su: buon letto, buon vino e buon fuoco.
Il vecchio è avaro perché sa ciò che costa il denaro.
Fa torto al vecchio chi lo piglià per la barba.
Quando il vecchio non vuol bere, nell'altro mondo vallo a vedere.
Val più l'ombra di un vecchio, che la presenza d'un giovane.
Il vecchio vuole tre C: comodità, caldo, carezze.
E bello invecchiare dove si onorano i vecchi.
Vecchio che non indovina, non vale una sardina.

VENDETTA

La vendetta arriva quando non si aspetta.
La vendetta non sana piaga.
Una nobile vendetta non è peccato.
Chi vuol buona vendetta, in Dio la rimetta.
Prima di vendicarti recita dieci volte il paternostro.
La vendetta è il nettare degli dei.
La vendetta di un idiota è senza misericordia.
Vendetta a sangue freddo, atto diabolico.
Chi turba la vendetta di Dio, l'attira sopra di sé.
Dio ha detto: la vendetta è mia.
Chi minaccia non si vendica.
Dimenticar l'ingiustizia ricevuta è la miglior vendetta.
Quando il cane morde il sasso, non fa altro che sciuparsi i denti.
Mai cane mi morse che io non avessi del suo pelo.
La vendetta è una nuova ingiustizia.
Alla vendetta vien dietro il pentimento.
La vendetta non rimane invendicata.
Non v'è grandezza d'animo nel vendicarsi.
La vendetta è propria delle anime basse.

VENTO

Il vento non muore mai di sete.
Vento da levante, acqua diluviante.
Gran vento e luna piena portano buon tempo.
Non fu mai vento senz'acqua; non fu pioggia senza vento.
Quando tira vento non si può dir bel tempo.
Il vento non è buono che a mandar navi e mulini.

VERGOGNA

Chi sempre mente, vergogna non sente.
Il vizio è nemico della vergogna.
La vergogna in un giovane è buon segno.
E meglio diventar rosso una volta che pallido tante.
La menzogna, sempre resta con vergogna.
Vergogna è far male.
La vergogna non si può scacciare che una volta.
Chi è vergognoso, vada straccioso.
Chi ha poca vergogna, tutto il mondo è suo.
Ciò che è utile non è vergogna.
Non sempre gl'importuni, van da vergogna immuni.

VERITA'

La verità è una sola.
La verità è senza varietà.
La verità non è mai troppa.
Mille probabilità non fanno una verità.
La verità è figlia di Dio.
La verità usci dalla bocca di Dio.
La verità piace a Dio e agli uomini.
La verità non invecchia mai.
La verità ha una gran forza.
La verità non ha bisogno di ragione.
La verità è madre dell'odio.
La verità è figlia del tempo.
La verità vien sempre a galla.
L'olio e la verità tornano alla sommità.
La verità può languire, ma non perire.
La luce è sempre luce, quand'anche il cieco non la veda.
La verità si può seppellire, ma non può morire.
La verità è lo scudo migliore.
La verità non vuol foglie davanti alla bocca.
La verità fa poche parole, e la menzogna molti complimenti.
La verità vien dietro all'errore, come l'alba alla notte.
Non v'è fune così forte che possa strozzare la verità.
Chi vuol trovare la verità si metta sulla strada del dubbio.
Quel che è vero è sempre vero, da qualunque bocca esca.
La verità non deve sacrificare nemmeno gli amici.
Le donne dicono sempre la verità, ma la dicono a metà.
Per sapere la verità bisogna ascoltare due bugiardi.

VERO

Dobbiamo dire il vero, ma non c'è obbligo di dire tutte le verità.
Chi dice il vero non s'affatica.
Il cuore è come il vino, ha il fiore a galla.
Parla poco e di' il vero.
Il vero non ha risposta.
Credesi il falso al verace, negasi il vero al mendace.
Al vero corrisponde sempre ogni cosa.
Ogni ver non è ben detto.
E meglio dire il vero con franchezza, che il falso con grazia.
La più stretta è la via del vero.
Chi teme di dire il vero, non è degno di fare.

VESTIRE

L'abito non fa il monaco.
Vesti una colonna, pare una bella donna.
Scarpe e cappello, fan l'uomo bello.
Vesti un ciocco, pare un fiocco.
Il bel vestire son tre enne: nero, nuovo, netto.
Vesti un zuccone e pare un barone.
Vesti una fascina, la pare una regina.
Chi non può far pompa, faccia foggia.
Il mantello copre il brutto e il bello.
Guasta la figura di Dio chi troppo s'adorna.
Né guanto, né berretta, né calzetta, non fu mai stretta.
Mangia a modo tuo e vesti a mo' degli altri.
Chi vuol vedere il diavolo vero, metta insieme il rosso e il nero.
Chi vuol giudicare un bel visino, lo guardi nel verde e nel turchino.
Tre cose sono belle a questo mondo: prete parato, cavaliere armato, donna ornata.
Un fiore costa un soldo, ma non sta bene in petto a tutti.
Veste di lana, tiene la pelle sana.
I vestiti il primo anno si portano per amore, il secondo per forza.
Al povero sta bene ogni veste.
Caldo di panni, non fece mai danni.
Chi porta il domenicale, o è ricco o sta male.
Chi veste di mal panno, si riveste due volte l'anno.
La veste rifà il villano.
Belle vesti, grande invidia.
Veste sfarzosa, donna ambiziosa.
Chi porta il fiore, sente d'amore.
Sopra Dio non c'è signore, sopra il nero non c'è colore.
Ben tagliato e mal cucito non stanno bene insieme.
Sul collo grinzoso piange la perla.

VIA

Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, ma non sa quel che trova.
A nessun luogo viene, chi ogni via tiene.
La via buona non fu mai lunga.
Sulla via battuta da molti non cresce l'erba.
Che giova correre, a chi non è sulla buona via? Meglio rimanere sulla via nota, che prendere una scorciatoia ignota.
La via tanto è libera per l'uno quanto per l'altro.

VIA DI MEZZO

Beato chi va per la via di mezzo.
La migliore è la via di mezzo.
La strada di mezzo è la più sicura.
Troppo lieto è pericoloso, troppo triste è uggioso.
Dolce sarai mangiato, amaro sarai sputato.
Nel mezzo tieniti dove virtù risiede.
Fra la povertà e la ricchezza il meglio è vivere.
La natura ama la via di mezzo.
Piglia il mezzo della via e non cadrai.
Il troppo ed il poco guastano il gioco.
Buono ti mangeranno; severo ti odieranno.
Né pecora, né lupo.

VIAGGI

Chi va piano, va sano e va lontano.
Con la compagnia non si sente la via.
Chi va e torna, fa buon viaggio.
Chi cammina il mondo tutto vede, e chi resta a casa non lo crede.
Correndo non si viaggia.
Piccola giornata e grandi spese, ti conducono sano al tuo paese.
Chi piglia con sé la paura, ha per compagno di viaggio il pericolo.
La roba che viaggia non è ancor tua.
Chi va in paese straniero, deve indossare la veste più bella.
In lunghi viaggi anche la paglia pesa.
Sera rossa e nero mattino rallegra il pellegrino.
La pioggia non è spada, chi deve andare vada.
Suola e vino, fanno far cammino.
Viaggiando e leggendo s'impara.
Tre cose portano per il mondo: buon cavallo, latino e denaro.
Non ti mettere in cammino se la bocca non sa di vino.
Nel nome di Dio e con denaro in tasca è un bel viaggiare.
Compagno allegro per cammino, ti serve per ronzino.
Noi conosciamo il giorno della partenza, non quello del ritorno.
Piedi piccoli in grandi scarpe non fanno lungo viaggio.
Buon pane e buon vino, aiutano a far cammino.
Non bisogna uscir senza mantello, per quanto il sole risplenda bello.
Domandando si va a Roma.
Male si va per il mondo con le tasche vuote.
Sicuro è nel cammino, chi in borsa non ha quattrino.
Chi più unge, meglio viaggia.
Prima cerca il compagno e poi la strada.
Chi va per la strada diritta, non sbaglia.
Chi viaggia per il mondo impara a vivere.
Il cuor del coraggioso è il miglior compagno di viaggio.
Un bel discorso accorcia il viaggio.

vICENDE

Oggi mercante, domani mendicante.
Oggi a me, domani a te.
Oggi allegria, domani malinconia.
Oggi fresco e forte, domani nella morte.
Dopo la tempesta, il sole.
Oggi pioggia e doman vento, tutto cambia in un momento Chi comincia in alto, finisce in basso.
Oggi creditore, domani debitore.
Oggi in figura, domani in sepoltura.
Dietro il riso viene il pianto.
Gioia e sciagura sempre non dura.
Dopo le fosche nuvole il sol splende più fulgido.
Dopo il dolce vien l'amaro.
Il termine della notte è l'inizio del giorno.
Dopo il giorno vien la notte.
Oggi in pace, domani in guerra.
Corre un pezzo la lepre, un pezzo il cane; così s'alternano le vicende umane.
Dopo la tempesta, il sole.

VICINANZA

Dio ti salvi da un cattivo vicino e da un principiante di violino.
Alla casa dà valore il suo vicino.
Fra i giardini di due vicini sta bene una siepe.
La mala vicina ti dà l'ago senza filo.
Casa che ha buon vicino, val più qualche fiorino.
E una cattiva cosa avere un cattivo vicino.
Ama il tuo vicino, ma non togliere la siepe.
Chi ha il mare per vicino, le onde gli danno il buon mattino.
Poco giova colpir vicino, bisogna coglier nel segno.
Monte, porto, città, bosco o torrente, abbi, se vuoi per vicino e per parente.
Nessuno può aver pace, se al suo vicin non piace.
Quattro cose son cattivi vicini: fiume, incudine, forno e mulino.
Chi lascia il vicino per un mancamento, va più in là e ne trova cento.
Chi ha buon vicino, ha buon mattino.
Guardati dal cattivo vicino.
Si deve alzare di buon'ora chi vuol contentare i suoi vicini.
Se vuoi che io ti ami, fa che ti brami.
E meglio un cattivo vicino che un fratello lontano.
Chi ha un cattivo vicino, non ha pace né sera né mattino.
Vicinanza è mezza parentela.
Il più bell'amore è quello con la vicina, che ci si vede sera e mattina.
Né mulo, né mulino né signore per vicino.

VIGILANZA

Chi fa e non custodisce, spende molto e non fiorisce.
La legge aiuta chi veglia, e la fortuna chi dorme.
Guai a quella roba che non vede il suo padrone.
La vigilanza è la madre della prosperità.
Custodisci la tua casa, e non accuserai il vicino di furto.
Chi assai pone e non custode, assai tribola e poco gode.
L'occhio del padrone ingrassa la possessione.
Chi vuol arricchirsi con l'aratro, deve tenerlo e condurlo.
Pecora mal guardata, vien dal lupo divorata.
Quand'anche il gregge dorma, il padrone deve vegliare.
La presenza del signor, è aumento del lavor.
Il piede del padrone ingrassa il campo.
Il gallo sveglia se stesso prima di chiamare gli altri.
Quand'anche il leone riposi, non devi però dormire.
Una buona levata di mattina conta più che la farina.
Pecora non guardata, da ogni agnello è poppata.
Chi si leva per tempo, Dio lo aiuta e gli guida la mano.
Chi veglia più degli altri, più vive.
Il corpo e l'anima ridono, a chi si leva di buon mattino.
La buona cura scaccia la mala ventura.
A chi veglia tutto si rivela.
La casa mal guardata, fa le persone ladre.
Custodisci la pecora anche quando non vedi il lupo.

VILLANO

Con i villani la gentilezza poco vale.
Chi fa bene a un villano, fa vergogna a Dio.
Né cani né villani, chiudono la porta con le mani.
Con il villano bisogna tenere la frusta in mano.
Cani e villani come entrano se ne vanno.
Al villano zappa in mano.
Gente rozza e cani arrabbiati, scansali.
Il villano sempre si conosce.
Non è villan chi in villa nasce, ma è villan chi di villanie si pasce.
Il villano nobilitato, non conosce suo parentato.
Chi vuol vedere scortesia, metta il villano in signoria.
Al villan che mai si sazia, non gli far torto né grazia.
Dio ti guardi da villano rifatto, e da cittadino disfatto.
La roba del villano dura trent'anni e un mese, poi torna al suo paese.
Non è villano chi in villa stia, ma chi usa scortesia.

VILTA'

Più vile è il cuore, più ardita è la lingua.
L'umiliarsi è da uomo, l'avvilirsi è da bestia.
Chi troppo scende, con fatica rimonta.
E facile che un vigliacco tremi.
Chi porta spada e non l'adopera, ha bisogno di chi lo copra.
Chi troppo si abbassa, non vuol rispetto.
Il lupo mangerà, chi pecora si fa.
A cuor vile, forza non giova.
Fuggire il nemico vivo, e insultare un morto è viltà.
Chi si fa crusca, sarà mangiato dai polli.
Chi asino si fa, ciascuno lo cavalca.
Chi si abbassa, è calpestato.
Al vile torna gradito ogni ostacolo.
Chi striscia davanti ai grandi, merita di essere calpestato.
A chi manca il cuore, non giova la spada.
Chi comincia a strisciare, comincia anche a mentire.
Solo i vili strappano la barba al leone morto.
La più grande viltà è quella di non far bene quando si può.
Tra due vili, il vantaggio è di chi prima conosce l'altro.

VINCERE

Nella guerra d'amor, vince chi fugge.
La maggior gloria del vincere è il perdonare al vinto.
Si vince anche con la fede e la pazienza, e non soltanto con la forza e la violenza.
Chi vince poi, perde il sacco e i buoi.
Vince colui che soffre e dura.
Non è poi gran disonore l'esser vinto da un suo migliore.
Nessuno vince senza sconfiggere l'avversario.
Il vincitore firma la pace con la spada.
Se si potesse vincere gridando in campo, l'asino sarebbe un eroe.
Vincere è sempre vincere, sia con la forza che con l'astuzia.
Maggior si fa il vinto, lodandosi il vincitor.

VINO

Buon vino fa buon sangue.
Il vino al sapore, il pane al colore.
Il vino è mezzo vitto.
Il vino è buono per chi lo sa bere.
Il vino fa ballare i vecchi.
Vino amaro, tienilo caro.
A san Martino, apri la botte e assaggia il vino.
Buon vino, favola lunga.
Vino non è buono che non rallegra l'uomo.
Vino battezzato non vale un fiato.
Uovo di un'ora, pane di un giorno, vino di un anno, donna di quindici e amici di trent'anni.
Vino e sdegno fan palese ogni disegno.
Latte e vino, tossico fino.
Bevi il vino e lascia andar l'acqua al mulino.
Chi del vino è amico, di se stesso è nemico.
A chi non piace il vino, il Signore faccia mancar l'acqua.
Quel che con l'acqua mischia e guasta il vino, merita di bere il mare a capo chino.
Dove regna il vino, non regna il silenzio.
Con un bicchier di vino si fa un amico.
Il vino la mattina è piombo, a mezzodì argento, la sera oro.
Buon vino e bravura, poco dura.
La buona cantina fa il buon vino.
Notte, amore e vino fanno spesso l'uomo meschino.
Il vino è il latte dei vecchi.
Dove può il vino non può il silenzio.
Sopra ogni vino, il greco è divino.
In vaso mal lavato, il vino è tosto guastato.
Uomo di vino, non vale un quattrino.
Vino di fiasco la sera buono e la mattina guasto.
La verità è nel vino.
Buon fuoco e buon vino, scaldano il mio camino.
Vino dentro, senno fuori.
L'acqua fa male e il vino fa cantare.
Pane finché dura, ma vino a misura.
Vino battezzato, non va al palato.
Chi ha buona cantina in casa non va all'osteria.
Il vino di casa non ubriaca.
Nelle botti piccine ci sta il vino buono.

VIRTU'

Chi semina virtù, fama raccoglie.
La patria della virtù è il mondo intiero.
La virtù è sempre bella.
Non v'è grandezza senza virtù.
Una virtù chiama l'altra.
Le piante della virtù non nascono dai semi del vizio.
La strada della virtu non è chiusa a nessuno.
Senno e virtù sono il più bell'ornamento della gioventù.
La virtù che bisogna pagare, non vale un bacio di Giuda.
La lode della virtù, incita alla virtù.
Felice quella città, dove ha virtù sua dignità.
Chi si arma di virtù vince ogni affetto.
Nessuno è tanto povero che non possa arricchirsi di qualche virtù.
La virtù è il più bel gioiello della donna.
L'oro luce, la virtù riluce, il vizio traluce.
Chi di virtù non ha lo scudo, maqcatagli la roba resta nudo.
La virtù non è mai tanto bella come quando combatte il vizio.
La virtù è più perseguitata dai tristi che incoraggiata dai buoni.
La virtù stessa, male applicata, diventa vizio.
Chi ha per stemma la virtù è un vero nobile.
Le radici della virtù sono amare, ma i frutti dolci.
La virtù poco luogo ingombra.
La virtù vince l'astuzia e la forza.
Mente intera, virtù vera.
La virtù sta nel difficile.
La virtù sta di casa dove meno si crede.

VISITA

Visita lunga, quasi sempre noiosa.
Il far visita è civiltà, il renderla è obbligo.
Dove si è bene accolti, non bisogna tornar subito.
Le visite rare accrescono l'amicizia.
Chi sta troppo in casa d'altri, divien forestiero in casa propria.
Non bazzicar troppo il tuo vicino affinché non l'annoi.
Le migliori visite sono le più brevi.
Chi visita nelle nozze e non nelle infermità, non è amico in verità.
Molti dove non vogliono andare, mandano il loro cane.
In casa d'altri loda tutti, persino i figli cattivi o brutti.
Va' a casa di tuo fratello, ma non tutti i giorni.
Dove sei invitato, va' di rado; dove non sei invitato non ci andare mai.

VITA

Per vivere sicuro, pensa al futuro.
Chi vuol vivere e star bene, prenda il mondo come viene.
Se ti piace viver sano, vesti caldo e mangia piano.
Vita futura, sia la tua cura.
Vita presente, abbila in mente.
Vita passata, va migliorata.
Chi vuol vivere in pace; vede, ascolta e tace.
Si vive per imparare, e s'impara per vivere.
Oggi sano, domani malato, e doman l'altro morto.
La vita dell'uomo dipende da tre bene: intendere bene, volere bene, fare bene.
La vita dell'uomo è un continuo morire.
Chi vive sobrio, risparmia il medico.
Chi mal vive, sta sempre in timore.
Chi pensa di vivere sempre, vive male.
Chi vive secondo natura, non sarà mai povero; secondo l'opinione, non sarà mai ricco.
Per menare vita pura, convien ordine e misura.
Chi insidia la vita altrui, mette in pericolo la propria.
Nato, cresciuto, invecchiato, morto: tale è la vita.
Meglio vivere bene che vivere a lungo.
Bisogna vivere e lasciar vivere.
La vita è simile alla luna: ora piena e ora scema.
Ben parlare appartiene a pochi, ma il ben vivere conviene a tutti.
Ogni anima nata Dio vuol che campi.
Ben nato è qualcosa, ben educato più, ben maritato assai, ben morto tutto.
Rideva tutta la gente a te intorno, e tu piangevi nel natal tuo giorno; vivi sì che morir possa ridente, piangendo intorno a te tutta la gente.
Tre modi ci sono di vivere: vivere, vivacchiare e stentare.
Non c'è rosa senza spine.
La vita dell'uomo su questa terra altro non è che una continua guerra.
Poco fiele fa amaro molto miele.
Molti mali e poi la morte, tale degli uomini è la sorte.
Mentre l'erba cresce, il cavallo muore.
Ogni monte ha la sua valle.
Non c'è altare senza croce.
Tre cose fanno torbida la vita: rancore, liti e amore.
Chi ha pane non ha denti, chi ha denti non ha pane.
La vita dell'uomo è un mare quasi sempre in burrasca.
Ogni erba diventa fieno.
Quando Dio ci dà la farina, il diavolo ci toglie il sacco.
Non tutti i mesi ne hanno trentuno.
Ogni giorno ha la sua sera, ogni rosa la sua spina, ed ogni gioia il suo dolore.
Ogni legno ha il suo tarlo, ed ogni farina la sua crusca.
Se la vita è dura, tale è per natura.
Chi ferra, inchioda; e chi cammina inciampa.
Ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio.
Chi non ha che un pane, il fornaio glielo brucia.
Quando credi di avere una cosa, l'hai perduta.
Al mondo c'è sempre stato un Abele per soffrire ed un Caino per tormentare.
Non si può avere la carne senz'osso.
Non c'è pane senza pena.
La vita consiste di momenti.
La vita è un punto.
Passa il tempo la morte viene, guai a chi non ha fatto bene.
La vita è un sogno.
Chi vive carnalmente, non può vivere lungamente.
La vita dell'uomo, per quanto lunga è sempre breve.
La vita è corta: pensa a far bene, giorno e notte.
La vita è come l'ombra: quando è più bella svanisce.
La vita è già mezzo trascorsa anziché si sappia che cosa sia.
La vita è un banchetto: sul più bello bisogna alzarsi da tavola.
Parole inutili, passi perduti e pensieri oziosi accorciano la vita.
Vita privata, vita beata.

VITA e MORTE

Quando comincia la vita, nasce la morte.
Chi vuol goder della vita, non abbia paura della morte.
Fa opere degne di vita che pensa spesso alla morte.
Chi fa buona vita, fa buona morte.
Dimmi la vita che fai, e ti dirò la morte che farai.
La vita per lavorare, la fossa per riposare.
Più penserai che devi morire, meglio vivrai.
Il morire è naturale così come il vivere.
Chi giustamente vive, non muore mai.
Chi disprezza la vita, non teme la morte.
Più dolce è la vita, più amara è la morte.
Bene vive chi vive come vorrebbe in morte esser vissuto.
Meglio soccorso ai vivi che incenso ai morti.
Al vivo si nega una tavola, al morto si dà un'intera cassa.
La morte ci deve trovar vivi.
Chi vive trova per tutto il suo pane; e chi muore trova per tutto una fossa.
Quando non si può vivere, è tempo di morire.
In mezzo alla vita siam circondati dalla morte.
Anche la vita più felice termina con la morte.
Chi ben vive, ben muore.
Non potrà mai godere un giorno, chi teme di dover morir domani.
Viver bene non è facile, ma è presto fatta una cattiva morte.

VITTORIA

La più gloriosa vittoria è vincere sé stesso.
Gli uomini fanno la guerra, e Dio dà la vittoria.
Grande vittoria è quella che si ottiene senza sangue.
Il senno più dell'ira ha la vittoria.
Non convien cantare il trionfo prima della vittoria.
Non è vittoria, se il vinto non la confessa.
La vittoria più splendida non è che il riflesso di un incendio.
Chi combatte con la spada d'oro, ha in mano la vittoria.
Nella guerra non si cerca la causa della guerra, ma la vittoria.

VIZIO

La via del vizio conduce al precipizio.
Un vizio chiama l'altro.
Costa più un viziolo, di un figliolo.
Vizio non punito, cresce all'infinito.
I vizi si imparano anche senza maestri.
Chi serve al vizio, attende al supplizio.
Ogni vizio può diventar virtù e ogni virtù può diventar vizio.
Tutti i vizi sono veleni.
Tutti i vizi corrompono la ragione.
Il gioco, il letto, la donna e il fuoco non si contentano mai di poco.
Chi d'un vizio si vuol astenere, preghi Dio di non l'avere.
Vizio rinato, vizio peggiorato.
Un vizio solo può oscurare molte virtù.
Quando il diavolo trova un vizioso, presto gli dà da fare.
Chi non biasima il vizio, lo semina.
A mangiare e a bestemmiare, tutto sta nel cominciare.
All'osteria, o si beve, o si mangia, o si fa la spia.
Dei vizi è regina l'avarizia.
I vizi si leggono in volto.
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
Tre D rovinano l'uomo: diavolo, denaro e donna.
Chi ama donna maritata, la sua vita tien prestata.
Adulare il vizio è cospirare contro la virtù.
Donna sboccata, donna scostumata.
I vizi sono come i puzzi, chi li ha non li sente.
La rana avvezza al pantano, se essa è al monte torna al piano.
Vizio di natura, fino alla fossa dura.
Chi da giovane ha un vizio, in vecchiaia fa quell'uffizio.
Il grano si netta al vento, e i vizi si nettano al tormento.
Dagli altrui vizi impara quanto i tuoi detestabili siano.
Bacco, tabacco e Venere, riducon l'uomo in cenere.

VOLONTA'

La volontà è l'anima dell'opera.
Quando c'è la volontà c'è tutto.
Non basta potere, bisogna volere.
La buona volontà, non può tutto ma assai fa.
Di buona volontà è pieno l'inferno.
La buona volontà fa l'uomo onesto.
Non manchi la volontà, che luogo e tempo non mancherà.
Dove le forze non giungono, supplisce la volontà.
Quel che si è voluto una volta, si deve voler sempre.
La volontà, il potere e il sapere possono molto.
Chi ha voglia di fare, non ha bisogno di pungolo.
Di volontà di fanciullo non ti fidare: oggi vuole, domani disvuole.
Ingegno e volontà son le colonne dell'uomo.
Non basta andare al fiume con la volontà di pigliar pesci, bisogna andarvi con la rete e con l'amo.
La volontà spesso governa l'uomo più della ragione.
La volontà senza la ragione è cieca, contro la ragione è pazza.
Volere è potere.
Quando vuole, la femmina fa.
L'erba voglio non c'è, nemmeno nel giardino del re.
A buona volontà, non manca facoltà.
Difficile non è quello che l'uomo vuole.
Dove la voglia è pronta, le gambe son leggere.
Chi ha volontà, non teme povertà.
Cento che vogliono, sono più forti di mille che devono.
Chi vuol lavarsi, presto trova l'acqua.
Tutto cede all'uomo forte e risoluto.
L'uomo può ciò che vuole, quando sa di non voler altro che ciò che deve.
Quel che si vuole avere, si ottiene.
Chi vuol accendere il fuoco, trova facilmente un fiammifero.

VOLPE

Anche le volpi vecchie vengono pigliate prima o poi.
Con la volpe conviene volpeggiare.
Quanto più la volpe è maledetta, tanto maggior prede fa.
Quando la volpe predica, guardatevi le galline.
Riunione di volpi, carneficina di galline.
Chi ha la volpe per comare, porti la rete a cintola.
Volpe che dorme, vive sempre magra.
La volpe sogna le galline e il lupo le pecore.
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