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DIZIONARIO O VOCABOLARIO
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Proverbio
definizione
Proverbio Sentenza breve di uso comune, che esprime idee e credenze comunemente accettate. Per la maggior parte, i proverbi affondano le loro radici nel folclore e sono stati conservati dalla tradizione orale. Un esempio di questa saggezza popolare è "Chi dorme non piglia pesci". Spesso le stesse credenze comunemente accettate si ritrovano in proverbi di lingue e culture diverse. La Bibbia ha fornito un gran numero di proverbi, ad esempio "Occhio per occhio, dente per dente", che ha un equivalente africano in "Una pelle di capra compera una pelle di capra; una zucca, una zucca". Il proverbio "Un passero in mano ne vale due nella siepe", che proviene dal latino medievale, conta numerose varianti in italiano ("Meglio un uovo oggi che una gallina domani"), spagnolo, portoghese, rumeno, tedesco e islandese.
I proverbi hanno talvolta origini letterarie, come l'adattamento in senso cristiano della frase di Esopo "Aiutati che il ciel ti aiuta" o il detto, tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, "Cosa fatta capo ha". Altri possono aver preso spunto dalla vita quotidiana, come "Prima o poi tutto viene a taglio, anche le unghie per pelare l'aglio", o far riferimento a superstizioni, come "Di venere e di marte non si sposa e non si parte", o alle condizioni del tempo, come "Rosso di sera bel tempo si spera". Altri proverbi sono nati da abitudini cadute in disuso, come nell'espressione "Essere al verde", sorta dall'uso di sospendere le aste quando la candela sul tavolo del banditore si riduceva all'estremità dipinta di verde.
Particolare fortuna ebbe nel Rinascimento la raccolta di proverbi classici (Adagi) compilata da Erasmo da Rotterdam. In Italia, l'interesse per la cultura popolare e il mondo dei proverbi fu promosso nell'Ottocento da Niccolò Tommaseo e Giuseppe Giusti.
UBBIDIENZA
L'ubbidienza per paura, poco dura.
Ad ogni altezza e potenza è dovuta ubbidienza.
L'ubbidienza val più del sacrificio.
Chi si ama si ubbidisce volentieri.
Dove comincia il peccato, cessa l'obbedienza.
E meglio ubbidire che santificare.
Chi non sa ubbidire non sa comandare.
Il figlio ubbidiente è la gioia del padre.
L'ubbidienza è cosa santa.
Assai comanda chi ubbidisce al saggio.
A tre bisogna ubbidire: a Dio, ai genitori e alla legge.
La gioventù è fatta per obbedire, e la vecchiaia per comandare.
Fa' come sei comandato, e non sarai mai biasimato.
Ubbidisci al maestro se vuoi imparare.
L'ubbidienza è il fondamento dell'ordine.
Chi non vuole piedi sul collo non s'inchini.
Chi troppo s'inchina mostra il sedere.
Quando ubbidisci ai tuoi superiori, ammaestri i tuoi inferiori.
Imparando a obbedire s'impara a comandare.
Chi non ha imparato a ubbidire, non saprà mai comandare.
E buona ubbidienza quella che viene dall'amore e non dal timore.
La perfetta obbedienza d'ogni bene è la semenza.
L'ubbidienza è il primo dovere del soldato.
Chi obbedisce alla parola, non ha da temere la verga.
Non mi ubbidisci: non mangerai il mio pane.
Tutte le membra ubbidiscono alla testa.
Quello che non può la forza, l'ottiene l'obbedienza.
Ciascuno deve sapere a chi, come e quando obbedire.
UBRIACATURA
Una notte ubriaca fa un mattino nuvoloso.
Una buona ubriacatura, nove giorni dura.
A trincare senza misura, molto tempo non si dura.
L'ubriacatura rivela ciò che è nascosto.
Male è quando il vino diventa padrone dell'uomo.
Dove entra il bere, se ne esce il sapere.
L'eccesso della gioia divien tristezza, e l'eccesso del vino ubriachezza.
L'ubriachezza non è colpa del vino, ma di chi lo beve.
Quando Bacco ti piglia la testa, anche i piedi non sono più tuoi.
Quando Bacco trionfa, il pensiero fugge.
Quando l'ubriacatura è passata, sopraggiunge il pentimento.
UBRIACO
Chi va a letto ubriaco, si alza invecchiato.
Non lottare con gli ubriachi.
La sera beoni, al mattino babbioni.
Un pastore ubriaco fa il gregge sbandato.
L'uomo ubriaco dice al vino: io ti perdono il male che mi fai per il bene che mi dai.
Addio, intelletto, chi sa quando ci rivedremo! disse il beone entrando all'osteria.
Di quel che fai ubriaco, te ne pentirai sobrio.
La vista di un ubriaco è la miglior lezione di sobrietà.
Prodigo e bevitor di vino, non fa né forno né mulino.
Quando l'ubriaco dorme, non bisogna svegliarlo.
Bocca ubriaca scopre il fondo del cuore.
Chi pecca ubriaco, fa penitenza digiuno.
Che strada pessima! disse l'ubriaco e cadde nel fosso.
Finalmente ho trovato il mio letto, disse l'ubriaco, e si coricò nel truogolo del porco.
Gente ubriaca, vede doppio.
UCCELLO
L'uccello mattiniero cattura il verme.
Povero quell'uccello che capita in mano a un altro uccello.
L'uccello in gabbia è come un uom sposato.
L'uccello in gabbia non canta per amor, canta per rabbia.
Guai a quell'anno, che l'uccel non fa danno.
Ogni uccello dal becco torto vive di preda.
La carne dell'allodola piace ad ognuno.
E cattivo sparviero quel che non torna al richiamo.
Ogni uccello è buono per il becco suo.
L'uccello dal becco grosso non può cantar fine.
Ogni uccello fa il suo verso.
Ogni uccello non canta.
Uccello che non canta, non dà augurio.
Ogni uccello conosce il grano.
Il cuculo deve venire al cinque di aprile, se non viene al sette o agli otto, o è stato preso oppure è morto.
UGUAGLIANZA
Gli uccelli dalle stesse piume devono stare nello stesso nido.
Non bisogna mai usare due pesi e due misure.
La scimmia anche se vestita di seta, è sempre scimmia.
Il nano è piccolo anche se è sul campanile.
Le dita della mano sono disuguali.
Non tutti possiamo abitare in piazza.
Nel regno di Dio, poveri e ricchi sono uguali.
L'uguaglianza e misurar tutti con la stessa spanna, è la legge della morte.
Non v'è mai tanta pace in convento, come quando i frati portano tonache uguali.
Negli ordini pari, i pareri sono dispari.
UMANITA'
Dove non c'è amore, non c'è umanità.
Senza umanità non vi è né virtù, né vero coraggio, né gloria durevole.
Se il virtuoso è povero, il lodarlo non basta; il dovere primo è d'aiutarlo.
UMILTA'
Senza umiltà tutte le virtù sono vizi.
Preghiera umile entra in cielo.
Maggiore il santo, maggiore la sua umiltà.
Nessuna corona è più bella di quella dell'umiltà.
L'umiltà sta bene con la castità.
L'umiltà è la corona di tutte le virtù.
L'umiltà è una virtù che adorna tanto la vecchiaia, quanto la gioventù.
La troppa umiltà vien dalla superbia.
L'umiltà è il miglior modo di evitare l'umiliazione.
Chi rimane in umile stato, non ha da temer caduta.
Chi si umilia sarà esaltato, chi si esalta sarà umiliato.
L'umiltà sta bene a tutti.
Spesso vince più l'umiltà che il ferro.
L'orgoglio è stoltezza, l'umiltà è saviezza.
Dove entra la fortuna, esce l'umiltà.
Superbia povera spiace anche al diavolo; umiltà ricca piace anche a Dio.
L'umiltà è la madre dell'onore.
All'umiltà felicità, all'orgoglio calamità.
L'umiltà ottiene spesso più dell'alterigia.
Più alta la condizione, più si deve essere umili.
Umiltà e cortesia adornano più di una veste tessuta d'oro.
E meglio essere umile a cavallo, che orgoglioso a piedi.
L'allodola vola in alto, ma fa il suo nido in terra.
L'umiliarsi è da saggio, l'avvilirsi è da bestia.
L'umiliazione va dietro al superbo.
UNIONE
L'unione fa la forza.
I cuori uniti sono forti.
Uniti, muniti.
Nessune mura son più salde dell'unione.
Tante mani fan presto pani.
La lega fa forti i deboli.
Più fuscelli fan gran fuoco.
L'unione alla città è gran bastione.
Molti rigagnoli fanno un gran fiume.
Tre fili fanno uno spago.
Molte paglie unite possono legare un elefante.
Contro due non la potrebbe Orlando.
Le unioni dei malvagi breve tempo le dissolve.
Quando Lazzaro porta orzo e Simone porta acqua, si fa buona birra.
Con un solo bue non si può fare buon solco.
UOMO
Uomo piccolo, uomo ardito.
Grandi uomini, piccoli figli.
Uomo amante, uomo zelante.
Chi disse uomo disse miseria.
Uomo ammogliato, uccello in gabbia.
Tutti gli uomini sono fratelli.
Dove ci son uomini è mondo.
Uomo vecchio, ogni dì malanno nuovo.
Felice l'uomo che può fare senza del medico e dell'avvocato.
Poca barba e men colore, sotto il ciel non v'è il peggiore.
Un grande uomo non fa piccole pazzie.
Uomo rosso e can lanuto, piuttosto morto che conosciuto.
Terribile quell'uomo che non ha nulla da perdere.
Uomo bravo, vita breve.
Uomo senza moglie, è uomo senza capo.
L'uomo si conosce in tre occasioni: alla collera, alla borsa e al bicchiere.
Nessuno è più che uomo.
L'uomo è l'anima della casa.
L'uomo vale tanto, quanto sa farsi valere.
Se il grande fosse valente, il piccolo paziente, e il rosso leale, ognun sarebbe uguale.
Per tre cose si distingue l'uomo: per la sua persona, per la sua sorte e per i suoi meriti.
Quello che l'uomo è in piccolo, è un popolo in grande.
Due son le razze degli uomini: i divoranti e i divorati.
L'uomo fu creato per lavorare, come l'uccello per volare.
Uomo peloso, o forca o lussurioso, o matto o avventuroso.
Gli uomini sono la palla della fortuna.
L'uomo è tre volte fanciullo: quando nasce, quando si sposa e quando invecchia.
Uomo e donna in stretto loco, secca paglia vicino al fuoco.
Gli uomini son viaggiatori avviati verso la fossa.
USANZE
Paese che vai, usanza che trovi.
L'usanza è una camicia di forza.
A usanza nuova non correre.
Ogni luogo ha le sue usanze.
L'usanza è la ragione degli sciocchi.
Mettere una cattiva usanza è peggio che ammazzar uno.
E meglio bruciare una città, che mettere una cattiva usanza.
L'usanza della culla difficilmente si annulla.
Usanza di paese, diritto di paese.
Lunga usanza vince diritto e ragione.
Tanti paesi, tante usanze.
Buona usanza è come buona legge scritta.
L'usanza del paese non è mai vergogna.
Le buone torte e le cattive usanze si vogliono tagliare.
E bene conoscere le antiche usanze, ma bisogna sapersi adattare alle nuove.
L'usanza è la migliore interprete della legge.
Chi cambia terra, deve cambiare usanza.
USCIO
Se tutti scopano davanti al loro uscio, tutto il paese è pulito.
Ad ogni uscio il suo battacchio.
Anche i cani piccoli davanti al loro uscio si sentono grossi.
Uscio aperto guarda casa.
Uscio aperto per chi porta; e chi non porta, parta.
Uscio stanco, diventa santo.
L'uscio di dietro è quello che ruba la casa.
Tutto fai, ma la casa con due usci mai.
Se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo.
USO
Usare non abusare.
L'uso fa legge.
L'uso non scusa peccato.
L'uso nelle lingue è un tiranno.
Uso e sedizione non ascoltano ragione.
L'uso serve di tetto a molti abusi.
Uso vince natura.
Chi non usa, disusa.
L'uso è una ruggine che ride d'ogni lima.
L'uso è lodevole, dannevole l'abuso.
USURA
L'usura è vietata da Dio.
L'usura veglia quando l'uomo dorme.
L'usura arricchisce, ma non dura.
L'usura è un assassinio.
L'usura è la figlia primogenita dell'avarizia.
L'usura è il miglior apostolo del diavolo.
USURAIO
L'usuraio ingrassa andando a spasso.
Chi è tosato da un usuraio, non mette più pelo.
L'usuraio arricchisce col sudor dei poveri.
L'usuraio ha un torchio a sangue.
Fra un usuraio e un assassino poco ci corre.
Chi vuol presto impoverire, chieda prestito all'usuraio.
UTILE
Tanto è l'amore, quanto è l'utile.
Ognuno cerca il suo utile.
L'amore vien dall'utile.
Ha trovato la vera strada, chi accoppia l'utile al bello.
Non consigliare quel che più piace, ma quel ch'è più utile.
Ognuno ama più il proprio utile che l'altrui.
E meglio essere utile a due, che piacere a cento.
Chi non stima il proprio utile, ha un baco nel cervello.
Maggiore è l'utile, maggior l'amore e l'amicizia.
Quel che oggi è utile, domani può essere dannoso.
Bisogna sapere accoppiare l'utile al bello.
L'utile è preferibile al bello.
I piedi del cervo son migliori delle sue corna.
Quattro cose son molto utili: attenzione nel comprare, celerità nel correre, lentezza nel consigliare e temperanza nel vino.
UTILITA'
La luna, se non riscalda, illumina.
Non c'è erba che guardi in sù, che non abbia la sua virtù.
I cenci vecchi, ben lavati servono.
Anche gli stracci l'uno sopra l'altro tengono caldo.
Anche l'acqua sporca spegne il fuoco.
Ogni pruno fa siepe.
Chi inciampa e non cade, avanza cammino.
Non v'è cosa per vile che sia, che a qualche cosa utile non sia.
Gli stracci medicano le ferite.
L'albero che non dà assi, dà schegge.
Non c'è fango cosi cattivo che non aiuti a concimare il campo.
Dal veleno più potente si estraggono le migliori medicine.
Il secchio che non tiene acqua, può servire a misurar l'avena.
UVA
Quando san Gallo taglia l'uva, buon segno per il vino Uve maggine non riempiono né botti né tini.
A san Lorenzo l'uva nereggia.
Chi vuole tutta l'uva non ha buon vino.
Vangami nella polvere, incalzami nel fango, io ti darò molta uva.
Poca uva, molto vino; poco grano, manco pane.
Uva al nugolo, fa debol vino. |
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