L'efficienza di conversione dell'energia
Introduzione
Tutte le risorse di energia fin qui esaminate sono fonti di energia primaria, che, nella maggior parte dei casi, viene poi convertita in energia secondaria: da queste fonti infatti si ricava elettricità, benzina per automobili, carburante per aeroplani, cherosene e gasolio per illuminazione e per riscaldamento, carbone di legna ecc. La conversione richiede impianti e tecnologie complessi: raffinerie di petrolio, centrali termoelettriche alimentate a carbone o a gas, centrali nucleari, celle fotovoltaiche ecc. A questa fase segue la distribuzione della forma finale (dell'elettricità attraverso la rete di distribuzione, della benzina in autocisterne) e l'applicazione dell'energia a un apparecchio utilizzatore (una cucina a gas, una lampadina, un forno, un'automobile, un aeroplano) per fornire il servizio energetico richiesto (riscaldare, illuminare, muoversi ecc.). La trasformazione finale dell'energia da parte dell'apparecchio utilizzatore viene chiamata conversione in energia utile. Ciascuna fase di questo lungo percorso ha un'efficienza limitata, spesso piuttosto bassa, e provoca la perdita di una parte di energia, tanto preziosa e difficile da ottenere; aumentare l'efficienza della conversione e dell'uso dell'energia, e il livello di rendimento di apparecchi elettrici ed elettronici, equivarrebbe a "scoprire" una nuova risorsa di energia. Secondo varie stime, l'efficienza di utilizzo dell'energia primaria sarebbe ben al di sotto del 10% e, pertanto, i potenziali miglioramenti futuri potrebbero avere un impatto significativo sulla domanda mondiale di energia. In questa direzione si stanno impegnando numerosi gruppi di scienziati francesi e statunitensi, e i maggiori produttori di apparecchi elettronici per l'informatica e di elettrodomestici.
Riserve energetiche
La stima delle scorte energetiche richiede conoscenze geologiche e tecnologiche, nonché la capacità di compiere previsioni economiche. La crescente incertezza sull'abbondanza delle fonti e l'incremento dei costi sono i due parametri fondamentali che determineranno, nei decenni futuri, la capacità delle nazioni di approvvigionarsi di energia. Le risorse identificate come recuperabili, tecnicamente ed economicamente, con tecnologie attuali e a prezzi correnti vengono chiamate "riserve accertate". Queste valutazioni vengono solitamente effettuate da parte delle compagnie energetiche, per meglio orientare i loro investimenti, e come tali non sempre sono totalmente oggettive. Talvolta si suppone che le riserve accertate siano le uniche risorse esistenti. In realtà, anche altre risorse con caratteristiche geologiche ed economiche incerte fanno parte delle risorse di base. |