Pallavolo: storia
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La pallavolo fu inventata nel 1895 dall’americano William G. Morgan, coordinatore di educazione fisica della Young Men’s Christian Association di Holyoke nel Massachusetts. L’insegnante probabilmente trasse alcune regole da un precedente gioco tedesco, la Faustball (pallapugno), e diede al nuovo sport il nome di minonette, che rievocava un antico gioco di carte francese. Cinque anni dopo, A.T. Halstead, che fu l’artefice della diffusione del gioco negli Stati Uniti, gli diede il nome di volleyball. Divenuta rapidamente molto popolare in tutto il mondo, la pallavolo fu portata in Europa dai soldati americani negli anni della prima guerra mondiale. In Italia i primi incontri si disputarono verso il 1928, e nel 1933 ebbe luogo un primo campionato nazionale che fu vinto dal Genova. La Federazione italiana palla a volo (FIPAV) sorse però a Bologna soltanto nel 1946 e da quell’anno si cominciarono a organizzare campionati nazionali ufficiali, sia maschili sia femminili.
Pallavolo: organizzazioni e competizioni
La Federazione Internazionale di Pallavolo fu creata nel 1947, e la prima edizione della Coppa del Mondo si tenne nel 1949; dal 1952 questa manifestazione si svolge ogni quattro anni. La pallavolo è stata ammessa per la prima volta alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964; i Campionati europei sono stati istituiti per gli uomini nel 1948 e per le donne nel 1949. Esiste inoltre la World League, nata nel 1990, una manifestazione internazionale per le rappresentative nazionali maschili che viene giocata dalle dieci squadre più forti al mondo. Per le donne esiste un torneo similare chiamato World Grand Prix, introdotto nel 1993, a cui partecipano le migliori otto formazioni del mondo.
La tradizione pallavolistica mondiale ha visto per anni dominare la scena le rappresentative dell’Est europeo, prima fra tutte l’Unione Sovietica, vincitrice di tre Olimpiadi e di sei Campionati del Mondo, oltre a paesi che, pur non avendo ottenuto grandi risultati agonistici, godevano di grande prestigio tecnico, come il Giappone e Cuba. A partire dalla fine degli anni Settanta anche paesi come gli Stati Uniti, il Brasile e l’Olanda hanno schierato squadre molto competitive.
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Un vero e proprio fenomeno di successo sportivo si verificò in Italia a partire dalla fine degli anni Ottanta, in coincidenza con l’arrivo sulla panchina azzurra di Julio Velasco. L’allenatore argentino seppe creare un gruppo di giocatori (da Lorenzo Bernardi ad Andrea Zorzi, da Andrea Gardini a Marco Bracci, da Luca Cantagalli ad Andrea Lucchetta) che inanellò, a partire dalla vittoria nel Campionato europeo del 1989, una brillante serie di successi internazionali, tra i quali spiccano le tre vittorie consecutive nei Campionati mondiali (1990, 1994 e 1998). Agli azzurri è mancata solo la massima consacrazione olimpica: eliminati a Barcellona nel 1992, furono battuti in finale dall’Olanda ai Giochi di Atlanta del 1996 e dovettero accontentarsi della medaglia di bronzo a quelli di Sydney del 2000.
Dopo un periodo di parziale crisi di risultati, a partire dal 2003 la nazionale italiana è tornata ai massimi livelli aggiudicandosi i Campionati europei disputatisi a Berlino, conquistando la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene del 2004 e ribadendo la propria supremazia in campo continentale con la vittoria ai Campionati europei tenutisi a Roma nel 2005.
Di eccezionale rilievo per la pallavolo italiana sono stati inoltre i risultati ottenuti negli ultimi anni dalla nazionale femminile, che nel 2002 ha vinto a Berlino i Campionati mondiali battendo in finale la squadra degli Stati Uniti e nel 2005 si è aggiudicata la medaglia d’argento ai Campionati europei.
Storicamente in Italia la pallavolo ha un grande seguito di pubblico e di praticanti nelle città dell’Emilia-Romagna, le cui squadre (Modena, Parma, Ravenna, Bologna) vantano il maggior numero di campionati nazionali vinti. L’egemonia emiliana è stata solo raramente interrotta: da Firenze, negli anni Sessanta, da Torino, negli anni Settanta, e recentemente da Treviso, squadra vincitrice dei titoli 1993-1994, 1995-1996, 1997-1998, 1998-1999, 2000-2001, 2002-2003, 2003-2004 e 2004-2005.
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