Preparazione:
Nel classico paiolo di rame, oppure in un'altra pentola, portate a bollore l'acqua e quindi salatela. Versate a pioggia, molto lentamente, la farina di granturco ben setacciata, rimestando continuamente con un bastone di legno. Continuate a rimestare, onde evitare la formazione di grumi, fino a cottura, quando cioè la polenta ha assunto una buona consistenza. Se la desiderate più soda, continuate la cottura ancora per un po'. I tempi variano a seconda della granulometria della farina: la nostra, proveniente dalla varietà otto file e macinata nel mulino a pietra del lamorrese Renzo Sobrino, impiega più tempo in quanto più grossolana. Calcolate circa un'ora e mezza. A fine cottura, versatela su un tagliere di legno e servitela a fette fumanti servendovi di una paletta di legno. E' bella cosa mettere il tagliere con la polenta al centro del tavolo e vicino il contenitore con la salsa che la guarnisce. Iniziate con la cognà, poi con la tàrtra salata e la bagna d' l'infern. Vino consigliato: Dolcetto d'Alba.
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