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CARTA GEOGRAFICA - INFORMAZIONI
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LA RAPPRESENTAZIONE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE
La lettura delle carte geografiche
La consultazione delle carte geografiche costituisce
uno strumento indispensabile per ogni studio razionale
di tipo geografico. Infatti, soltanto attraverso
la loro frequente utilizzazione è possibile ricostruire
concretamente l’ubicazione e la distribuzione geografica
dei fenomeni fisici ed antropici che si svolgono
sulla superficie terrestre; naturalmente, tale visione
sarà tanto più completa e dettagliata quanto maggiore
sarà la scala della carta. A tali scopi risulta
indispensabile una buona lettura ed interpretazione
delle carte, operazione possibile solo allorquando
si conoscano i principi della loro costruzione ed
il simbolismo in esse adottato. La scelta delle
carte da consultare dipende in primo luogo dal tipo
di elemento o fenomeno geografico che si prende
in considerazione, oltreché, naturalmente, dall’estensione
della regione nella quale esso è localizzato.
2 settore della geografia che studia la distribuzione
dei rilievi sulla Terra
Quando si voglia eseguire uno studio dettagliato
di un determinato territorio sono da utilizzare
le carte topografiche, che consentono di avere una
visione della porzione di superficie terrestre rappresentata
nei suoi particolari planimetrici e morfologici,
insieme ad una dettagliata ubicazione di numerosi
elementi antropici. Tale visione è indubbiamente
molto prossima a quella che si avrebbe se ci si
trovasse direttamente sul terreno.
Di più facile lettura risultano le carte corografiche
e soprattutto quelle geografiche, che devono essere
utilizzate quando la regione da studiare, della
quale si vuole avere una visione di insieme, assume
dimensioni notevoli. In esse, infatti, è più immediata,
anche se meno precisa, data la piccola scala, la
comprensione dell'andamento orografico ed è più
ridotto il numero dei segni convenzionali relativi
agli elementi antropici. Questi segni sono sempre
indicati in un’apposita legenda e si dividono in
due categorie: la prima si riferisce alla planimetria,
cioè alla superficie del terreno riferita a un piano
orizzontale, come i confini politici ed amministrativi,
l’idrografia, la vegetazione, i centri abitati,
le vie di comunicazione, ecc.; la seconda alla plastica
del terreno.
La ricostruzione del quadro geografico sintetizzato
nella carta risulta piuttosto agevole dal punto
di vista planimetrico, perché basta confrontare
i simboli che vi compaiono con quelli segnati nella
legenda, mentre presenta una certa difficoltà dal
punto di vista morfologico, anche perché le carte
a piccola scala contengono elementi sommari di valutazione,
mettendo appena in risalto le grandi zone altimetriche.
Solo le carte topografiche, grazie alla disposizione
e all'andamento delle isoipse, consentono di ricomporre
mentalmente i lineamenti generali die rilievi ed
anche di ricavarne graficamente, mediante il disegno
dei profili, le forme peculiari.
Innanzitutto occorre ricordare che isoipse ravvicinate
esprimono forti pendenze, mentre isoipse distanziate
prefigurano zone pianeggianti o a debole declivio.
Analogamente isoipse con andamento contorto e complicato
sottintendono forti accidentalità del terreno e
complessità di forme, mentre isoipse a linee chiuse
indicano rilievi isolati: cupoleggianti, se le linee
sono concentriche, piramidali se le linee hanno
la figura di triangoli, a forma di dorsali se le
linee sono allungate. La carta topografica offre
anche numerosi elementi per ricostruire, sia pure
a grandi tratti, le vicende storiche ed economiche
dell'area rappresentata. A tal riguardo l'etimologia
dei toponimi3 può chiarire le fasi del popolamento.
Infatti, oltre ai toponimi che indicano chiaramente
la nascita di centri in epoca classica, ad es.,
dai Greci furono fondate Napoli = città nuova e
Pentadattilo = cinque dita, dai Romani Forlimpopoli
= Forum Popilii, si può dire che all'espansione
romana risalgono quasi tutti i centri che terminano
in ano e ana, in quanto derivanti dall'aggettivazione
dei nomi dei proprietari dei fondi, Ponzano da Pontius,
Martignano da Martinus, Ottaviano da Octavius, ecc.
I toponimi, insomma, possono rappresentare fonti
di storia ed elementi interpretativi del paesaggio
nei suoi aspetti attuali ed evolutivi. Essi sono
d'aiuto per riconoscere i caratteri essenziali di
alcuni fatti geografici anche nelle carte piccola
scala relative a tutta la Terra.
3 nome proprio di città, regione, fiume, monte,
ecc. |
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