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CARTA GEOGRAFICA - INFORMAZIONI
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LA RAPPRESENTAZIONE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE
Diagrammi e cartogrammi
I DIAGRAMMI consistono in rappresentazioni grafiche
utili per il confronto immediato di valori diversi,
ad esempio, il numero di autoveicoli prodotti da
ogni Casa automobilistica europea, oppure utili
per illustrare l'andamento di un determinato fenomeno
nel tempo, ad esempio, l'andamento delle precipitazioni
medie mensili in varie località italiane.
Comunemente si distinguono:
-i diagrammi lineari o a colonne, detti anche istogrammi,
se esprimono il confronto
tra valori di uno stesso fenomeno mediante linee
o colonne;
-i diagrammi areali o aerogrammi, se raffigurano
un fenomeno per mezzo di figure geometriche, che
talvolta possono essere divise al loro interno in
parti proporzionali ai diversi aspetti del fenomeno
rappresentato;
-ei diagrammi cartesiani, se indicano le variazioni
di un fenomeno attraverso il tempo, segnando sull’asse
delle ascisse i dati relativi al tempo e sull’asse
delle ordinate i valori relativi al fenomeno considerato.
I CARTOGRAMMI sono rappresentazioni che, a differenza
dei diagrammi, indicano la distribuzione spaziale
dei fenomeni e la loro varia intensità nelle diverse
parti dell'area considerata: si tratta, spesso,
di vere e proprie carte tematiche.
Il tipo più comune di cartogramma è quello a mosaico,
che con colori o tratteggi diversi rappresenta le
variazioni di un determinato fenomeno nell'ambito
delle ripartizioni amministrative (comuni, province,
regioni, Stati, ecc.). I confini amministrativi
possono essere sostituiti da speciali linee, dette
isolinee, le quali raggruppano le unità territoriali
che mostrano la stessa intensità del fenomeno. Per
alcuni fenomeni, per esempio la distribuzione della
popolazione o di produzioni, si preferisce usare
il cartogramma a punti, che consiste nell'attribuire
un certo valore ad ogni punto di uguale grandezza,
ad es. 100 abitanti per un punto piccolo, 1.000
per un punto grande, ecc. Esso presenta una maggiore
aderenza alla realtà geografica, perché consente
di ubicare i punti là dove il fenomeno si verifica
effettivamente. Esistono, comunque, altri tipi di
cartogrammi più complessi, che possono rappresentare
contemporaneamente due o più fenomeni.
Una particolare categoria di rappresentazioni, che
non rientra né tra i diagrammi né tra i cartogrammi,
sono gli IDEOGRAMMI. Essi consistono in figure stilizzate
che richiamano immediatamente alla mente il fenomeno
di cui si parla. Ad esempio, con navi di grandezza
diversa si può rappresentare su di un planisfero
la differente importanza della flotta navale nei
vari paesi del mondo oppure con botti di dimensioni
variabili la produzione di vino nelle singole regioni
italiane.
La carta topografica d’Italia
L'Italia ha una carta topografica ufficiale curata
dall’Istituto Geografico Militare (IGM), che ha
sede a Firenze.
1 Non indicano la distribuzione geografica di un
fenomeno
Essa si compone di 277 fogli, di cui 8 sono doppi,
con scala 1:100.000. Ogni foglio viene diviso sistematicamente
in 4 parti uguali, dette quadranti con scala 1:50.000;
a sua volta ogni quadrante è diviso ancora in 4
parti uguali, che vengono denominate tavolette con
scala 1:25.000. L'area compresa in un foglio si
aggira su 1.500 kmq, quella contenuta in un quadrante
corrisponde a quasi 375 kmq e quella raffigurata
inuna tavoletta ammonta a 96 kmq. È chiaro che i
particolari riprodotti sulla carta aumentano passando
dai fogli ai quadranti e alle tavolette, perché
diminuisce la superficie che vi è compresa. Talvolta
le tavolette vengono divise in quattro parti uguali,
dette sezioni, indicate con le lettere A, B, C e
D, e aventi scala 1:10.000, ma con dimensioni grafiche
leggermente superiori a quelle di un foglio.
Per poter distinguere tra loro i quattro tipi di
carte sono state stabilite regole precise. I fogli
sono indicati con numeri arabi da 1 a 277, andando
da N verso S; i quadranti di ogni foglio sono contrassegnati
con i numeri romani I, II, III e IV, cominciando
da quello in alto a destra e procedendo in senso
orario; le tavolette si indicano in base alla posizione
che esse occupano rispetto al punto d'unione di
tutte e quattro, cioè NE, SE, SO e NO; infine le
sezioni sono contraddistinte con le lettere A, B,
C e D, sempre seguendo il senso orario e partendo
da quella posta in alto a destra. La numerazione
progressiva dei fogli della Carta d'Italia alla
scala 1:100.000 è fatta procedendo da N a S e spostandosi
da W verso E, lungo uno stesso allineamento di fogli.
Le indicazioni che individuano le varie carte prendono
il nome di estremi della carta. Oltre che dai vari
numeri e dalle diverse sigle, ogni carta è contraddistinta
anche da un nome: quello relativo all'oggetto geografico
più importante rappresentato nella carta stessa,
come un centro abitato, un lago, un monte, ecc.
Fino alla metà del nostro secolo le tavolette sono
state pubblicate in bianco e nero; in seguito, dopo
essere state aggiornate, sono state redatte in tre
colori, azzurro per l'idrografia, bistro per l'orografia2,
nero per gli altri elementi, e per alcune regioni
anche in cinque colori, verde per la vegetazione
e rosso per le strade. A partire dal 1964 l'Istituto
Geografico Militare sta pubblicando una nuova carta
topografica con scala 1:50.000; l’intero territorio
nazionale sarà rappresentato in 652 carte, ciascuna
delle quali comprende una superficie di circa 600
kmq. |
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