La sagra Passerano Marmorito (AT)
SAGRA DELLA TRIPPA Passerano Marmorito (AT) domenica 22 ottobre 2006. domenica 28 0ttobre 2007 domenica 26 0ttobre 2008
A Passerano Marmorito (AT) in Provincia di Asti nella Regione Piemonte domenica 26 0ttobre 2008 la locale ProLoco presenta la 5° Sagra della Trippa!
Dalle ore 12,00, apertura stand enogastronomico, al coperto, con antipasti (affettati misti, cotechino e purea, lingua in salsa, peperoni alla caùda fredda, salame di trippa), minestrone di trippa, caserecce alla boscaiola, spezzatino di trippa, patatine panini, torte fatte in casa , cioccolata calda e uno stupendo panorama sulle colline astigiane, comodamente seduti sotto l’antica Ala (mercato). Il tutto preparato dalle casalinghe di Passerano e annaffiato dal buon vino delle nostre colline.
Per le vie del paese e nel centro storico, dalle ore 10.00, antichi mestieri, “Mercatino di artigianato e prodotti locali”; esposizione macchine agricole, trattori d’epoca, i nostri animali da cortile(conigli, asini, capre, galline…), scivolo gonfiabile per i bambini; Durante la giornata spettacolo offerto da tamburini e sbandieratori di Asti, musica con canti e balli per le vie del paese. Nel pomeriggio nel pomeriggio artisti con fisarmoniche e dimostrazione di trebbiatura del mais “alla moda véia” con macchinari d’epoca, nell’antico cortile. Servizio bar con colazione a partire dalle ore 8,00.
SAGRA DELLA TRIPPA: La trippa tutta da scoprire e gustare con Minestra di Trippa, Spezzatino di Trippa e Salame di Trippa!
E poi fusilli alla boscaiola, moltissimi antipasti tipici piemontesi (lingua in salsa, robiola al miele e tartufo, salumi misti,crostone al lardo, ….), patatine, panini, torte fatte in casa e cioccolata calda e uno stupendo panorama sulle colline artigiane, comodamente seduti sotto l’antica Ala (mercato).
Servizio bar con colazione a partire dalle ore 8,00.
Per le vie del paese e nel centro storico, dalle ore 10.00, antichi mestieri, “Mercatino di artigianato, prodotti locali e non solo”; esposizione macchine agricole, trattori d’epoca, i nostri animali da cortile(conigli, asini, capre, galline…) per farli conoscere ai più piccini. Per tutto il giorno “Punti di Vista - storia, colline, case, persone” facile passeggiata storica per le vie e al Castello di Passerano; in mattinata e nel pomeriggio artisti con fisarmoniche e trombe allieteranno i passanti. Alle 15,00 spettacolo di sbandieratori e tamburini di Asti.
In dettaglio il ballo folcloristico descritto in generale:
• Folclore
Per info: Pro Loco di Passerano M.to laura.topolino@inwind.it o emozioni.passerano@libero.it Adriana: 349-5242865
Arrivare a Passerano Marmorito (AT)
Passerano Marmorito (AT) raggiungibile da:
- Per chi arriva da Torino o da Asti, uscita Autostrada Villanova(unica uscita) direzione Bottigliera D’Asti, proseguire per Castelnuovo Don Bosco, in direzione Asti a 5 km dopo gallerie all’unico semaforo girare a sinistra e proseguire per 2 km.
- Per chi arriva da Chivasso, direzione Casalborgone, proseguire per Aramengo, in frazione Coppo, girare a destra direzione Marmorito, proseguire per 3 km.
Passerano Marmorito (AT) raggiungibile da:
- Da Chieri(TO): seguire indicazioni per Andezeno – Proseguire sempre dritto attraversando Andezeno, Moribondo Torinese, sempre in direzione Castelnuovo don Bosco – a Castelnuovo don Bosco svoltare a destra in direzione Asti e percorrere la circonvallazione fino a uscire da Castelnuovo don Bosco in direzione Asti – proseguire per circa 5 km sempre dritto verso Asti e all’unico semaforo che si incontra svoltare a sinistra – proseguire per 3 km e siete arrivati a Passerano (tempo stimato: 15 minuti).
- Da Chivasso(TO): seguire le indicazioni per Casale – al primo semaforo (San Sebastiano Po) svoltare a destra per Casalborgone – in centro a Casalborgone, alla rotonda, prendere la terza uscita (strada Val Frascherina, in direzione Asti) – attraversare Gonengo e proseguire fino alla frazione Coppo, girare a destra per Passerano Marmorito – attraversare fraz. Marmorito e proseguire per circa 3 km e siete arrivati a Passerano (tempo stimato: 20 minuti).
- Da Casale M.to(AL): prendere la statale per Asti – attraversare San Giorgio M.to e Ozzano M.to – proseguire in direzione Asti, Valle Cerrina, Murisengo – in frazione cavallo Bianco all’incrocio girare a sinistra in direzione Montiglio M.to – attraversare fraz. Sant’Anna sempre dritto e 2 km più avanti, attraversare il passaggio a livello e dopo il tornante, all’incrocio svoltare a desta – dopo 3 km all’incrocio svoltare e sinistra in direzione Piovà Massaia e dopo 800 metri svoltare a destra, sempre in direzione Piovà Massaia – attraversare Piovà Massaia in direzione Asti – in frazione gallareto svoltare a destra in direzione Castelnuovo don Bosco e 300 metri dopo svoltare a sinistra in direzione Castelnuovo don Bosco, Passerano – al semaforo svoltare a destra e dopo 3 km siete arrivati a Passerano (tempo stimato: 30 minuti).
Nozioni sulla trippa
La trippa è una frattaglia costituita dalla parte di apparato digerente del bovino compresa fra esofago e stomaco; dopo la macellazione viene sottoposta ad accurata pulizia e bollitura.
È composta da:
- rumine (la parte a forma di sacco più grande, detta anche trippa, croce, crocetta, pancia, trippa liscia o busecca)
- omaso (formato da lamelle, detto anche centopelli o foiolo)
- reticolo (o cuffia, un piccolo sacco con aspetto spugnoso, detta anche cuffia, nido d’ape, bonetto o beretta).
Oggi è facilmente reperibile in commercio; la si trova già pulita e anche lessata.
È preferibile conservarla in frigorifero immersa in acqua, affinché non ingiallisca.
È un piatto economico e molto nutriente, dal momento che ha un contenuto molto elevato di proteine e basso in grassi.
100 gr di trippa contengono:
Carboidrati: 0
proteine: 15,8 gr
grassi: 5 gr
acqua: 72 gr
calorie: 108 kcal
Storia della trippa
La trippa è un alimento consumato da lungo tempo: i greci la cucinavano sulla brace condita con abbondante rosmarino e altre spezie, mentre i romani la utilizzavano per preparare salsicce dal sapore prelibato (che assomiglia molto a quello dell’odierno salame di trippa). Da sempre molto diffusa soprattutto nell’ambiente contadino, veniva consumata spesso perché era un piatto povero alla stregua della polenta. La trippa come le frattaglie è stato un piatto adatto a sfamare intere famiglie Per tanto tempo in un passato anche recente. Il successo era quindi dovuto essenzialmente al suo basso costo, poi ognuno condiva e cucinava a suo piacere, anche secondo le possibilità.
Oggi la trippa ha perso un po’ la sua popolarità ma è ancora presente sul territorio, ad esempio a Firenze esistono ancora i "trippai" che nei mercati o con gli appositi "carretti" nella strade vendono la trippa semplicemente lessata, o anche già preparata in diverse varianti; La trippa alla romana si può fare in due modi; uno più costoso, è quello veramente tradizionale, l’altro più economico è quello generalmente adottato in famiglia ed è ugualmente buono, nel primo si insaporisce la trippa in un buon sugo d’umido di manzo mentre nel secondo ci si “accontenta” di insaporirla in sugo di pomodoro.
Tra le altre versioni da ricordare la bolognese, la lucchese, la genovese.
In Piemonte di sicuro successo è LA TRIPPA 'D MUNCALE’ con il salame ‘d Tripa ‘d Muncalé!!!!!
E’ un salame di trippa, insaccato, cotto e brevemente stagionato.
Di forma usualmente cilindrica con diametro di 12-13 cm, lunghezza di 20-25 cm, del peso indicativo tra 1 e 1,5 chilogrammi, ma anche oltre.
La superficie rivestita dal budello appare di colore bianco grigiastro opaco.
Al taglio risulta evidente la struttura stratificate delle trippe di colore bianco su uno sfondo di colore rosa tenue.
Gli ingredienti sono Rumine, reticolo e omaso di bovino, capra o pecora, Sale, Pepe, Aromi, Budello naturale.
La trippa ha bisogno di un vino piuttosto importante. Ottimo soprattutto in presenza di sugo di ragù per un vino rosso maturo, armonico poco acido e poco tannico, piuttosto alcolico, di buona struttura, giustamente aromatico, di sapore piuttosto persistente.
Molti detti popolari sono legati alla trippa:
NON C’E’ TRIPPA PER GATTI!! Frase attribuita al famoso Sindaco di Ernesto Nathan (1907), che, alle prese con le ristrettezze finanziarie del Comune, iniziò una serie di tagli al bilancio, tra cui anche per la somma che si stanziava per sfamare i gatti, che - allora come oggi - vivevano tra gli antichi ruderi della capitale. Attualmente assume il significato di “non c’è niente da prendere).
CHE TRIPPA!!, che si riferisce alla caratteristica fisica di persone con addome prominente.
Quando ho la trippa sazia,dico: Signore, ti ringrazio; quando sto a digiuno, non ringrazio nessuno.
Trippa piena non crede a digiuno.
A trippa piena se ragiona mejo. (è più facile prendere decisioni, dopo che si è mangiato)
Le ricette per la preparazione della trippa sono moltissime, diverse di regione in regione, da una città all’altra.
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