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VACANZE VALLE D'AOSTA
Le vacanze in Valle D'Aosta racconti e consigli utili sulle località della regione di Valle D'Aosta...per effettuare un viaggio già con notizie del posto.

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Valle D'Aosta vacanze: i vostri viaggi in Valle D'Aosta per conoscere la popolazione valdostana.
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VACANZE IN VALLE D'AOSTA
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Le vacanze valdostane

Introduzione
Valle d’Aosta Regione amministrativa dell’Italia settentrionale, situata nell’estremo nord-ovest del paese; confina a ovest con la Francia, a nord con la Svizzera, a est e a sud con il Piemonte. Il capoluogo è Aosta, con cui la regione si identifica e dalla quale ha tratto il nome. Tenuto conto della posizione geografica di frontiera, della cultura particolare (tra l’altro la lingua più diffusa è il francese, che è riconosciuto dallo Stato come lingua ufficiale insieme all’italiano) e del tradizionale regime di autogoverno, goduto per secoli, la Valle d’Aosta costituisce, così come il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia, la Sicilia e la Sardegna, una regione a statuto speciale, dotata cioè di ampia autonomia.

Castello d’Issogne, Valle d’AostaCastello d’Issogne, Valle d’Aosta
La Valle d'Aosta permette ai numerosi turisti che ogni anno la raggiungono un suggestivo ritorno al passato attraverso la visita ai castelli d'epoca medievale; tra i maggiori e meglio conservati si citano quelli di Fénis, Verrès, Saint-Pierre e Issogne (nella foto), risalenti ai secoli XI-XV. Mentre nel Duecento i castelli avevano scopi difensivi ed erano perciò eretti in posizioni difficilmente accessibili, attorno al Quattrocento, grazie a un clima politico meno incerto, le nuove costruzioni persero il carattere di fortezze per assumere quello di dimore signorili: il maniero di Issogne, risalente agli ultimi anni del XV secolo, è un esempio emblematico di questa evoluzione.

La Valle d'Aosta, che si estende per 3.264 km² e ha 124.812 abitanti (2007), è la più piccola e la meno popolata regione d’Italia, in valori assoluti e relativi: la densità della popolazione è circa un quinto di quella media nazionale (38 abitanti per km² contro 198). Regione interamente alpina, raccolta attorno alla valle formata dal fiume Dora Baltea, uno dei principali affluenti del Po, la Valle d’Aosta storicamente fece sempre parte del Piemonte, dal quale si è staccata nel 1948.

Territorio
La caratteristica più saliente del paesaggio della Valle d’Aosta sono le imponenti montagne alpine, tra le più belle, elevate e famose d’Europa, e tra le più frequentate da scalatori e sciatori di tutto il mondo. La regione è situata al punto di congiunzione tra le Alpi occidentali e le Alpi centrali (Alpi Graie e Pennine). Delle Graie fanno parte i massicci del Gran Paradiso (4.061 m, in parte anche in territorio piemontese) e del Monte Bianco (4.810 m, al confine tra Italia, Francia e Svizzera); delle Pennine il Cervino (4.478 m) e il Monte Rosa (4.634 m), entrambi condivisi con la Svizzera: la Valle d’Aosta include quindi le due più alte vette d’Europa. I suoi ghiacciai, che sino a 10.000 anni fa occupavano l’intero fondovalle, ricoprendo completamente la regione, sono tra i più imponenti del versante italiano delle Alpi. Tra i ghiacciai del Monte Bianco, i maggiori sono quelli del Miage e della Brenva.

Monte BiancoMonte Bianco
Con i suoi 4.810 m di quota il monte Bianco è la vetta più alta d'Europa. Situato al confine tra Italia, Francia e Svizzera, è ricoperto da numerosi ghiacciai, che si estendono complessivamente per circa 650 km².

I valichi alpini in territorio valdostano non sono numerosi né particolarmente agevoli; i più importanti sono il passo del Piccolo San Bernardo (2.188 m) e il passo del Gran San Bernardo (2.468 m, che è attraversato dall'omonimo traforo stradale), rispettivamente con la Francia e la Svizzera.

Monte CervinoMonte Cervino
Il Cervino, che raggiunge i 4478 m ed è una delle cime più alte delle Alpi, si eleva al confine tra la Valle d'Aosta e il cantone svizzero del Vallese. La sua vetta fu scalata per la prima volta nel 1865 dall'alpinista inglese Edward Whymper.

Attraversa interamente la regione, scorrendo da nord-ovest a sud-est, per poi passare in Piemonte, la Dora Baltea (ha un corso di 160 km complessivi); la valle che il fiume percorre, stretta e profondamente incassata all’inizio, in prossimità del Monte Bianco, si allarga scendendo più in basso, dove confluiscono i molti affluenti, giungendo in territorio piemontese già notevolmente ampia. È sulle rive della Dora Baltea che sono situati tutti i centri principali della regione, a cominciare dall’unica città, Aosta, che è anche il capoluogo. Tra le valli laterali, le più ampie e popolate sono quelle di Gressoney, la val d’Ayas, la Valtournanche, la Valpelline sul lato nord, la Valsavarenche e la val di Cogne sul lato sud.

Lyskamm, gruppo del Monte RosaLyskamm, gruppo del Monte Rosa
La catena del monte RosaLyskamm Orientale si innalza lungo il confine italo-svizzero con una serie di cime di altezza superiore ai 4000 m. Tra queste, il Lyskamm (in primo piano) si distingue per l’arditezza della cresta e la verticalità della parete nord. Nella foto, sullo sfondo, l’inconfondibile sagoma piramidale del Cervino che emerge dalle nuvole.

Clima ed Ambiente

Area interamente montuosa, la Valle d’Aosta ha un clima alpino, con inverni anche molto rigidi ed estati fresche. A Gressoney-Saint-Jean (1.385 m di quota) si registrano valori medi in gennaio di -5 °C, in luglio di 12 °C. Tuttavia in territorio valdostano si trovano non solo conche protette, come quella in cui è situata la città di Aosta, nella quale il clima è molto più mite di quanto si potrebbe supporre, con estati decisamente calde, ma addirittura la stessa Gressoney-Saint-Jean ha registrato un eccezionale massimo di 32 °C. Praticamente chiusa agli influssi di venti carichi di umidità, la Valle d’Aosta ha precipitazioni relativamente scarse, perlopiù tra i 600 e i 1.000 mm annui, molto inferiori cioè a quelle medie alpine; asciutti sono gli inverni e poco piovose le altre stagioni. Da ottobre a marzo, sia sui rilievi sia nei fondivalle, le precipitazioni cadono sotto forma di neve.

Parco nazionale del Gran ParadisoParco nazionale del Gran Paradiso
Il Parco nazionale del Gran Paradiso, primo parco nazionale istituito in Italia, abbraccia un vasto territorio montuoso, compreso fra gli 800 metri dei fondovalle e i 4.061 m della vetta del Gran Paradiso. Boschi di larici e abeti, praterie alpine, rocce e ghiacciai costituiscono l'habitat di una fauna ricca e varia. Il parco si prefigge di valorizzare anche il patrimonio culturale dei villaggi e degli alpeggi, che conservano importanti testimonianze della storia della civiltà montana.

La protezione dell’ambiente, un ambiente eccezionale quale è quello di alta montagna, è sempre stata molto sentita dai valdostani. Così la regione ha saputo preservare i suoi splendidi paesaggi naturali di montagna. Circa un sesto del territorio regionale è area protetta, in corrispondenza di una vasta sezione del Parco nazionale del Gran Paradiso; recente è il progetto di istituire il parco internazionale del Monte Bianco, in base a un accordo con la Francia e la Svizzera.

Flora e Fauna

Altitudine e clima condizionano la vegetazione della Valle d’Aosta. Nei versanti più bassi della valle principale e delle valli laterali si trovano castagneti e boschi di latifoglie; più in alto crescono i faggi e, oltre i 900 metri, i boschi di conifere (abeti rossi, larice ecc.), che si spingono sin oltre i 2000 metri e che il pur crescente turismo invernale e il moltiplicarsi delle strutture alberghiere, delle seconde case, degli impianti sciistici e delle strade di accesso hanno tuttavia abbastanza risparmiato. Nelle fasce superiori si trovano gli arbusteti (tra cui macchie di rododendri) e le piante alpine che si spingono al limite delle nevi perenni, fino a circa 3.000 metri.

Stambecchi, Parco nazionale del Gran ParadisoStambecchi, Parco nazionale del Gran Paradiso
Il Parco nazionale del Gran Paradiso Stambecco, Parco nazionale del Gran Paradisosi estende per 700 km² tra Valle d'Aosta e Piemonte, dai ghiacciai del Gran Paradiso fino alla Valsavarenche, e dalla valle di Cogne a quella di Rhêmes. Il parco, un tempo riserva di caccia dei Savoia, fu istituito nel 1922 per proteggere alcune specie vegetali e faunistiche rare, come lo stambecco e il camoscio.

La fauna alpina regionale, così come nel vicino Piemonte, ha il suo esemplare più notevole nello stambecco, protetto nel Parco nazionale del Gran Paradiso.

Teatro romano, AostaTeatro romano, Aosta
Teatro romano di AostaLe origini romane della città di Aosta sono testimoniate dai resti di imponenti strutture architettoniche, come la porta Pretoria, l'arco di Augusto, l'anfiteatro e il teatro, di cui vediamo nella foto le grandi arcate.

Castello di Fénis, Valle d’AostaCastello di Fénis, Valle d’Aosta
Il piccolo borgo di FénisCastello di Fénis, Valle di Aosta, in Valle d'Aosta, è noto per il suo castello, tra i maggiori e meglio conservati della regione. Di forma pentagonale, cinto di mura con torri angolari, fu commissionato dalla famiglia Challant nel 1340. Oggi interamente restaurato, custodisce interessanti sale affrescate e arredamenti d'epoca medievale.
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