VACANZA CALABRIA Le vacanze in calabria racconti e consigli utili sulle località della regione calabria...per effettuare un viaggio già con notizie del posto.
Vacanze: calabria calabrese calabresi vacanza.
Si può anche ricercare vacanze calabrese, calabria vacanze, calabrese vacanze, vacanza calabria, calabria vacanza, calabresi vacanze!
si può anche sbagliarea scrivere bacanze calavrese, calagria cacanze, dalabrese vavanze, facanza falabria, cakabria vacansa, calabrezi vacanse!
VACANZE IN CALABRIA
Pagina: 1
Pagina: 1
Pagina: 1
Pagina: 1
Le vacanze calabresi
Introduzione Calabria Regione amministrativa dell'Italia meridionale; si affaccia sul mar Tirreno a ovest, sul mar Ionio a est e a sud, e confina con la Basilicata a nord. Comprende le province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia; capoluogo regionale è Catanzaro.
Cattolica di Stilo Soggetta all'impero di Bisanzio fino all'XI secolo (pur se in modo discontinuo), la Calabria conserva numerose testimonianze dell'arte orientale. Ne è esempio la Cattolica di Stilo (IX secolo), piccolo gioiello di architettura bizantina, a pianta quadrata con tre absidi e cinque cupole. Faceva capo alla chiesa probabilmente una comunità eremitica.
Il nome della regione ha una storia singolare. Era chiamata nell'antichità Brutium, dal nome degli abitanti, mentre, sempre dal nome della popolazione, era denominata “Calabria” l'attuale penisola del Salento, in Puglia. Dopo la caduta dell'impero romano il nome Brutium cadde in disuso né fu mai più ripreso, probabilmente anche per la scarsa influenza esercitata dai bruzi, un popolo numericamente esiguo di pastori e di agricoltori seminomadi. Gli eventi storici, con il succedersi delle conquiste e delle perdite territoriali dei vari dominatori in Italia, portarono dapprima – a partire dal VII secolo – a chiamare col nome di Calabria sia la penisola salentina sia l'attuale penisola calabra; in seguito, con l'estendersi del termine di Apulia all'odierna Puglia, quello di Calabria rimase a indicare l'attuale regione. La Calabria ha una superficie di 15.080 km² e una popolazione di 2.009.268 abitanti (2005); è dunque una regione non vasta e scarsamente popolata (la densità media, di 133 abitanti per km² (2005), è di molto inferiore alla media nazionale, che è di 198). La Calabria forma, come si è detto, una penisola, l'estrema diramazione della penisola italiana. Forse nessuna regione d'Italia ha una così marcata delimitazione fisica: su tre lati è circondata dal mare, mentre a nord il confine è segnato dal massiccio del Pollino, il più imponente dell'Italia meridionale.
Clima ed Ambiente
Dal punto di vista climatico la Calabria, regione pienamente mediterranea, presenta alcune anomalie rispetto alle caratteristiche che essa dovrebbe avere, considerando la posizione geografica e l'accentuato carattere marittimo. È l'elevata e prevalente montuosità del territorio, che racchiude alcune conche isolate dalle correnti aeree, a determinare in molte zone situazioni del tutto particolari. La Calabria ha due stagioni ben differenziate: un inverno anche rigido e umido, un'estate nettamente calda e asciutta.
Costa calabra Una spettacolare veduta di un tratto di costa della Calabria. Rinomata per le sue bellezze naturali, la regione è una frequentata meta turistica. Sul versante ionico si ricorda la riserva naturale di capo Rizzuto, con le lunghe spiagge di sabbia bianca, e Locri, immersa tra gli uliveti. Sul versante tirrenico la stazione balneare più rinomata è Tropea, situata in una magnifica posizione all’estremità del promontorio che separa il golfo di Sant'Eufemia da quello di Gioia.
L'influsso marittimo, che fa sentire i suoi effetti prevalentemente lungo la costa, si esaurisce via via che si procede nell'entroterra, data la vicinanza dei rilievi al mare: la valle del Crati, ad esempio, ha temperature estive costantemente molto elevate. Tuttavia la media estiva in gran parte della Calabria si aggira sui 24 °C. È soprattutto d'inverno che sono veramente marcate le differenze. Mentre sulle coste la media di gennaio è sui 10 °C, nelle zone interne, su quasi metà della regione, addirittura non supera i 4 °C, che, al di sopra dei 1.500 metri di quota sulla Sila e dei 1.700 metri sull'Aspromonte, scendono con facilità al di sotto dello zero.
Il rilievo tuttavia esercita un influsso ancora più significativo sulla piovosità; in modo abbastanza netto si oppongono pianure costiere aride a zone montuose interne con precipitazioni frequentemente copiose, e soprattutto un versante, quello occidentale, con piogge tra le più abbondanti dell'Italia peninsulare, in contrasto con quello orientale, molto arido. In tutta l'area volta al mar Tirreno i monti esercitano una determinante azione di cattura delle correnti umide di origine atlantica. Nella Catena Costiera e nell'Aspromonte si toccano e persino si possono superare i 2.000 mm annui di precipitazioni che, concentrandosi nell'inverno, fanno della Calabria la regione con più intensa caduta nevosa dell'Italia meridionale. Per contro tutta la fascia orientale, ionica, si colloca tra i 600 e i 1.000 mm annui, con valori anche più bassi nelle aree pianeggianti, ad esempio nella piana di Sibari.
L'ambiente naturale presenta situazioni di degrado anche molto gravi. Innanzitutto, il disboscamento, che nel corso dei secoli ha drasticamente ridotto i boschi montani che ricoprivano la regione e ha esposto i ripidi versanti al dilavamento franoso dei terreni; in secondo luogo la stessa secolare incuria nella regolamentazione dei corsi d'acqua ha favorito l'impaludamento delle pianure alle loro foci.
Di recente, particolarmente tra gli anni Settanta e Ottanta, si è avuto un vero e proprio assalto alle coste, in parte legato a un turismo non controllato, in parte al crescente spostamento della popolazione dalle zone interne a quelle litoranee, che ha portato alla costruzione di abitazioni, sovente abusive, su coste rocciose rimaste intatte per secoli, dove per l'incombere delle montagne gli spazi adatti agli insediamenti sono assolutamente esigui. Tra le poche zone costiere protette vi è la riserva naturale del fiume Neto, sullo Ionio, che conserva piante (giunchi, salici) e uccelli tipici delle zone palustri. Maggiore attenzione è stata posta alle aree montane interne. Un parco (ripartito con la Basilicata) tutela il massiccio del Pollino; inoltre, sin dal 1968 è stato istituito il Parco nazionale della Calabria, che include gran parte della Sila.
Flora e Fauna
Benché il manto forestale sia stato gravemente intaccato, nel complesso le attività umane – almeno sino a epoca recente – hanno operato poche trasformazioni nella vegetazione naturale, anche a causa del modesto popolamento della Calabria. A differenza di quanto si verifica di norma nell'Italia centromeridionale, in questa regione ha uno sviluppo relativamente limitato la macchia mediterranea, la tipica associazione di arbusti sempreverdi (erica, mirto, rosmarino, ginepro, alloro, lentisco): essa interessa i lembi generalmente esigui di pianura costiera. Più povera sul lato ionico, è invece rigogliosa sull'umido versante tirrenico, dove forma, alla quota submontana, una fitta boscaglia, comprendente anche lecci, querce da sughero, oleastri. Lungo le fiumare sono invece frequenti gli oleandri.
Alle quote medie si hanno bei boschi di querce e castagni; segue, al di sopra dei 1.000 metri, il piano del faggio, talora misto ad abeti e pini. I suoli cristallini dei rilievi calabri, freschi e poco permeabili, consentono la formazione di foreste veramente eccezionali per l'ambiente appenninico, con un ricco sottobosco. Tra le più interessanti specie di animali (alcuni dei quali introdotti o reintrodotti per ripopolamento) si annoverano il daino, il capriolo, il cinghiale, la volpe, il gatto selvatico, il lupo e, tra gli uccelli, numerosi rapaci, tra cui anche alcuni esemplari di aquila reale.
Parco nazionale della Calabria
Calabria, parco nazionale Area protetta dell'Italia meridionale, istituita come parco nazionale con legge 2 aprile 1968, n. 503. Situato in Calabria, si compone di tre zone ben distinte, già riserve forestali dello Stato, distanti tra loro circa 200 km, per una complessiva superficie di 12.690 ettari: una si trova nella Sila Grande, una nella Sila Piccola (vedi Sila) e una nell'Aspromonte. Tale frammentazione rende più complessa la tutela del parco stesso. Il territorio corrisponde a vasti altipiani e ai rilievi dell'Appennino calabro e culmina nei 1.955 m del Montalto, nell’Aspromonte.
Parco nazionale della Calabria Veduta aerea di un settore del parco nazionale della Calabria, nella Sila Grande, complesso montuoso dell'Appennino Calabro caratterizzato da versanti non ripidi, di rocce cristalline dal colore chiaro, che contrastano con la vegetazione scura, composta essenzialmente da pini, faggi e cerri. Istituito nel 1968, il parco si estende in zone che, nei primi anni del Novecento, lo scrittore e viaggiatore inglese Norman Douglas descriveva come vaste estensioni di foresta vergine, mai attraversata dall'uomo.
L'ambiente tipico è quello della fitta foresta di media e alta montagna; predominano il pino laricio, alternato a boschi di faggio e di più raro abete bianco e, nelle quote più basse, le querce e i castagni. La fauna è molto interessante: include soprattutto popolazioni residue di lupo appenninico, oltre a caprioli e gatti selvatici, mentre il cinghiale, oggi assai diffuso, è stato introdotto artificialmente. Tra gli uccelli vi sono alcune specie assai rare come il picchio nero e l'aquila del Bonelli; si ricordano inoltre l'astore, il falco pellegrino e il gufo reale.
Parco Nazonale del Pollino Situato nelle provincie di Cosenza, Matera, Potenza, ha una superficie di 192.565 ettari. È stato istituito nel 1993. Parco Nazonale della Sila
È costituito da due aree separate, situate nella Sila Grande e nella Sila Piccola, e ha una superficie complessiva di 12.690 ettari. Istituito nel 1968, è compreso nelle provincie di Catanzaro, Cosenza, Crotone. Parco Nazonale dell'Aspromonte
Istituito nel 1989, ha una superficie di 78.517 ettari ed è situato in provincia di Reggio Calabria.
Tropea, Calabria Veduta della costa calabra presso Tropea, località situata in splendida posizione al limite del promontorio del monte Poro, circondata da belle calette di sabbia bianca inframmezzate da un paesaggio aspro e roccioso. Sede di interessanti testimonianze architettoniche, come la Cattedrale dell’XI-XII secolo, Tropea è una rinomata stazione balneare, favorita da un mare tra i più puliti d'Italia.
Capo Colonna, Crotone Il grande tempio di Era Lacinia, uno dei più importanti dedicati alla dea, sorgeva sul promontorio Lacinio, estrema punta orientale della Calabria, oggi ribattezzato Capo Colonna perché dell'antico tempio dorico (VI-V secolo a.C.) resta soltanto un'unica colonna dorica con il basamento.
Bronzi di Riace Il 16 agosto del 1972 vennero rinvenute, nel tratto di mare antistante il piccolo centro di Riace, in provincia di Reggio Calabria, due statue greche in bronzo risalenti al V secolo a.C. Le due figure maschili, una delle quali è qui fotografata, sono note da allora come Bronzi di Riace. Oggi sono conservate presso il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.
Castello aragonese, Reggio Calabria Il castello aragonese di Reggio Calabria ha origini molto antiche e fu ultimato nel 1458 da Ferdinando d'Aragona. Originariamente di imponenti dimensioni (poteva accogliere più di mille persone), la fortezza è stata in gran parte demolita dopo il terremoto del 1908, che rase al suolo la città, della quale rappresenta l'unica testimonianza storico-architettonica. Costituito oggi solo da due possenti torrioni e dalla cortina che li unisce, è stato sede, fino agli anni Settanta, dell'osservatorio geofisico della città.
Artigianato calabrese Un’esposizione di maschere in terracotta in Calabria. Attività di origine antichissima, l’artigianato calabrese è noto per la produzione di terrecotte, ceramiche, oggetti lignei intagliati, ricami su stoffa e seta, manufatti in oro e argento.