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LE VOSTRE RICETTE
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Pro Loco Passerano Marmorito (AT)
Le ricette segnalate da Pro Loco Passerano Marmorito (AT) gustose e prelibate.
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Pro Loco Passerano Marmorito (AT)
SAGRA DELLA TRIPPA Passerano Marmorito (AT) domenica 22 ottobre 2006.
SAGRA DELLA TRIPPA: La trippa tutta da scoprire e gustare con Minestra di Trippa, Spezzatino di Trippa e Salame di Trippa!
E poi fusilli alla boscaiola, moltissimi antipasti tipici piemontesi (lingua in salsa, robiola al miele e tartufo, salumi misti,crostone al lardo, ….), patatine, panini, torte fatte in casa e cioccolata calda e uno stupendo panorama sulle colline artigiane, comodamente seduti sotto l’antica Ala (mercato).
Servizio bar.
Per le vie del paese e nel centro storico, Mercatino di artigianato, prodotti locali e non solo; esposizione macchine agricole, trattori d’epoca, macchine e moto d’epoca, animali da cortile(conigli, asini, capre...) per farli conoscere ai più piccini; in mattinata e nel primo pomeriggio gruppi folcloristici e gli sbandieratori del rione San Silvestro di Asti si esibiranno per il paese. Area attrezzata per giochi bambini aperta tutto il giorno.
Per info: Pro Loco di Passerano M.to laura.topolino@inwind.it
Arrivare a Passerano Marmorito (AT)
Passerano Marmorito (AT) raggiungibile da:
- Per chi arriva da Torino o da Asti, uscita Autostrada Villanova(unica uscita) direzione Bottigliera D’Asti, proseguire per Castelnuovo Don Bosco, in direzione Asti a 5 km dopo gallerie all’unico semaforo girare a sinistra e proseguire per 2 km.
- Per chi arriva da Chiasso, direzione Casalborgone, proseguire per Aramengo, in frazione Coppo, girare a destra direzione Marmorito, proseguire per 3 km.
Nozioni sulla trippa
La trippa è una frattaglia costituita dalla parte di apparato digerente del bovino compresa fra esofago e stomaco; dopo la macellazione viene sottoposta ad accurata pulizia e bollitura.
È composta da:
- rumine (la parte a forma di sacco più grande, detta anche trippa, croce, crocetta, pancia, trippa liscia o busecca)
- omaso (formato da lamelle, detto anche centopelli o foiolo)
- reticolo (o cuffia, un piccolo sacco con aspetto spugnoso, detta anche cuffia, nido d’ape, bonetto o beretta).
Oggi è facilmente reperibile in commercio; la si trova già pulita e anche lessata.
È preferibile conservarla in frigorifero immersa in acqua, affinché non ingiallisca.
È un piatto economico e molto nutriente, dal momento che ha un contenuto molto elevato di proteine e basso in grassi.
100 gr di trippa contengono:
Carboidrati: 0
proteine: 15,8 gr
grassi: 5 gr
acqua: 72 gr
calorie: 108 kcal
Storia della trippa
La trippa è un alimento consumato da lungo tempo: i greci la cucinavano sulla brace condita con abbondante rosmarino e altre spezie, mentre i romani la utilizzavano per preparare salsicce dal sapore prelibato (che assomiglia molto a quello dell’odierno salame di trippa). Da sempre molto diffusa soprattutto nell’ambiente contadino, veniva consumata spesso perché era un piatto povero alla stregua della polenta. La trippa come le frattaglie è stato un piatto adatto a sfamare intere famiglie Per tanto tempo in un passato anche recente. Il successo era quindi dovuto essenzialmente al suo basso costo, poi ognuno condiva e cucinava a suo piacere, anche secondo le possibilità.
Oggi la trippa ha perso un po’ la sua popolarità ma è ancora presente sul territorio, ad esempio a Firenze esistono ancora i "trippai" che nei mercati o con gli appositi "carretti" nella strade vendono la trippa semplicemente lessata, o anche già preparata in diverse varianti; La trippa alla romana si può fare in due modi; uno più costoso, è quello veramente tradizionale, l’altro più economico è quello generalmente adottato in famiglia ed è ugualmente buono, nel primo si insaporisce la trippa in un buon sugo d’umido di manzo mentre nel secondo ci si “accontenta” di insaporirla in sugo di pomodoro.
Tra le altre versioni da ricordare la bolognese, la lucchese, la genovese.
In Piemonte di sicuro successo è LA TRIPPA D’ MUNCALE’ con il salame ‘d Tripa ‘d Muncalé !!!!!
E’ un salame di trippa, insaccato, cotto e brevemente stagionato.
Di forma usualmente cilindrica con diametro di 12-13 cm, lunghezza di 20-25 cm, del peso indicativo tra 1 e 1,5 chilogrammi, ma anche oltre.
La superficie rivestita dal budello appare di colore bianco grigiastro opaco.
Al taglio risulta evidente la struttura stratificate delle trippe di colore bianco su uno sfondo di colore rosa tenue.
Gli ingredienti sono Rumine, reticolo e omaso di bovino, capra o pecora, Sale, Pepe, Aromi, Budello naturale.
La trippa ha bisogno di un vino piuttosto importante. Ottimo soprattutto in presenza di sugo di ragù per un vino rosso maturo, armonico poco acido e poco tannico, piuttosto alcolico, di buona struttura, giustamente aromatico, di sapore piuttosto persistente.
Molti detti popolari sono legati alla trippa:
NON C’E’ TRIPPA PER GATTI!! Frase attribuita al famoso Sindaco di Ernesto Nathan (1907), che, alle prese con le ristrettezze finanziarie del Comune, iniziò una serie di tagli al bilancio, tra cui anche per la somma che si stanziava per sfamare i gatti, che - allora come oggi - vivevano tra gli antichi ruderi della capitale. Attualmente assume il significato di “non c’è niente da prendere).
CHE TRIPPA!!, che si riferisce alla caratteristica fisica di persone con addome prominente.
Quando ho la trippa sazia,dico: Signore, ti ringrazio; quando sto a digiuno, non ringrazio nessuno.
Trippa piena non crede a digiuno.
A trippa piena se ragiona mejo. (è più facile prendere decisioni, dopo che si è mangiato)
Le ricette per la preparazione della trippa sono moltissime, diverse di regione in regione, da una città all’altra.
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